AGI - Un detenuto del carcere di Arles ha tenuto in ostaggio per diverse ore cinque persone sotto la minaccia di un'arma da taglio. Il sequestro si è risolto pacificamente e senza spargimento di sangue con la resa dell'uomo, un 37enne, condannato nel 2015 per stupro. Il detenuto si era barricato nell'infermeria del carcere con quattro fra medici e infermieri e un agente penitenziario. Pretendeva di essere scarcerato in cambio dell'incolumità degli ostaggi.
Dopo un'intesa trattativa, ha prima liberato il medico e poi si è arreso alle forze speciali che avevano circondato la struttura. Il ministro Gerald Darmanin, fresco di nomina alla Difesa, ha ringraziato su X le squadre dell'amministrazione penitenziaria e le forze speciali Raid per il loro intervento. A quanto riferito da fonti giudiziarie e di polizia, l'uomo ha problemi psichici e prima di essere recluso ad Arles era stato già più volte condannato per rapina e violenze.
Anche se durante le trattative ha mostrato "segni di incoerenza", non vi sarebbero "elementi psicotici" dietro l'azione, secondo il procuratore di Tarascona, Laurent Gumbau. Il suo obiettivo era chiaro: uscire di prigione subito. Secondo alcune fonti, l'uomo aveva presentato una richiesta di trasferimento - respinta - a un altro carcere dove scontare la pena fino al 2031. La prigione di Arles, costruita nel 1991, può accogliere 159 detenuti ma attualmente ne ospita 137 ed è riservata ai condannati a pene superiori ai 10 anni. Qui nel 2002 il militante indipendentista corso Yvan Colonna, condannato per l'omicidio ad Ajaccio del prefetto Claude Erignac nel 1998, era stato ucciso da un altro detenuto in carcere per terrorismo.