AGI - Si concentrano su un'avaria al carrello di atterraggio le indagini sul disastro aereo della Jeju Air in Corea del Sud, mentre le autorità hanno deciso di inviare negli Stati Uniti una delle scatole nere del Boeing 737-800 perché troppo danneggiata. Lo ha detto annunciato il vice ministro Joo Jong-wan spiegando che è impossibile estrarre in Corea del Sud le informazioni contenute "nel registratore dei dati di volo danneggiato".
Per quanto riguarda il registratore vocale della cabina di pilotaggio, "l'estrazione iniziale è già stata completata". "Sulla base di questi dati preliminari, abbiamo in programma di iniziare a convertirli in formato audio", ha affermato, Joo il che significa che gli investigatori saranno in grado di ascoltare le comunicazioni finali dei piloti.
La seconda scatola nera, il registratore dei dati di volo, "è stata trovata con un connettore mancante e gli esperti stanno attualmente conducendo una revisione finale per determinare come estrarre i dati". In un primo tempo i funzionari avevano indicato un impatto con un uccello come possibile causa del disastro, ma da allora sono finiti sotto scrutinio anche una barriera di cemento alla fine della pista, contro cui l'aereo si è schiantato ed è esploso, e il carrello di atterraggio per il sospetto di un guasto meccanico.
Le ispezioni in corso "si stanno concentrando principalmente sul carrello di atterraggio, che non si è aperto correttamente", ha affermato il direttore generale per la politica di sicurezza aerea, Yoo Kyeong-soo. I media locali hanno riferito che il carrello di atterraggio si era aperto correttamente nel primo tentativo di atterraggio fallito dai piloti del volo Jeju Air 2216 prima di guastarsi nel secondo.
La questione "sarà probabilmente esaminata dall'Accident Investigation Board attraverso un esame completo di varie testimonianze e prove", ha reso noto ministero del territorio, competente per l'aviazione civile.
Intanto è stata avviata un'ispezione straordinaria di tutti i Boeing 737-800 gestiti da vettori locali. All'aeroporto di Muan, le famiglie delle vittime sono sempre più frustrate dai ritardi nell'identificazione dei corpi.
Le condizioni dei resti rendono il lavoro lento e immensamente difficile, ma ieri il presidente ad interim Choi Sang-mok, in carica da meno di una settimana, ha dichiarato che il processo è stato finalmente completato e che altri corpi erano stati consegnati ai parenti per i funerali. "I nostri investigatori, insieme al National Transportation Safety Board degli Stati Uniti e al produttore, stanno conducendo un'indagine congiunta sulla causa dell'incidente", ha affermato Choi "Un'analisi e una revisione complete dei rottami dell'aereo e dei dati della scatola nera riveleranno la causa dell'incidente".
Gli investigatori statunitensi arrivati lunedì, si erano diretti direttamente a Muan per dare il via all'indagine congiunta incentrata su un sistema di navigazione noto come localizzatore, che aiuta negli atterraggi ed è installato su una struttura in cemento dell'aeroporto: proprio sulla barriera sotto accusa. L'aereo trasportava 181 persone, in gran parte i vacanzieri di ritorno dai viaggi di fine anno a Bangkok: tutti i passeggeri erano cittadini coreani tranne due thailandesi. Gli unici sopravvissuti sono due assistenti di volo.