AGI - L'incidente aereo di Muan in Corea del Sud, la possibilità di una nuova tragedia a distanza di 24 ore sfiorata questa mattina, l'"ispezione completa" di tutti gli aerei modello Boeing 737-800 presenti nelle flotte dalle compagnie aeree del paese ordinata stamane da Seul, riaprono drammaticamente il file Boeing e della sua 'maledizione'.
Il Boeing 737-800 schiantatosi ieri mattina con la morte di 179 persone a bordo, è il modello precedente del Boeing 737-Max protagonista dei due tragici incidenti della Lion Air nel 2018 e della Ethiopian Airlines nel 2019. Ma è anche un parente del 777 il cui motore esplose nel febbraio 2021 sopra Denver, l'aereo, che era diretto a Honolulu, riusci' a rientrare ma dopo l'episodio la compagnia aerea americana blocco' tutti i voli dei 777 mettendo a terra 128 velivoli in tutto il mondo.
Qualche giorno prima un altro incidente aveva colpito un Boeing 747 della compagnia aerea Longtail Aviation che aveva perso frammenti di uno dei suoi motori poco dopo il decollo all'aeroporto di Maastricht Aachen, nei Paesi Bassi, diretto a New York. Appena rilevata l'avaria al motore, l'aereo aveva deviato la rotta ed è atterrato in sicurezza all'aeroporto di Liegi, in Belgio.
Una messa a terra che segue quella del 2019 quando il Boeing 737 Max 9 era già stato interdetto al volo a marzo su decisione delle autorità aeronautiche di tutto il mondo. Il modello era in produzione da appena tre anni, quando nel giro di cinque mesi, si verificarono i due incidenti, quello della Lion Air in Indonesia e quello dell'Ethiopian Airline che costarono la vita a centinaia di persone.
La Faa, che inizialmente aveva confermato l'aeronavigabilità del Boeing 737 Max 9, a differenza di tutte le altre autorità aeronautiche, lo aveva interdetto al volo a tempo indeterminato, motivando la decisione con la somiglianza tra i due incidenti: in quel momento erano 387 gli aerei attivi che operavano per 59 compagnie. Nell'ottobre 2019, il rapporto finale del governo indonesiano sull'incidente di Lion Air ha identificato le cause del disastro, tra cui difetti di progettazione, certificazione inadeguata e regolamentazione di sicurezza, errori di manutenzione e azioni degli equipaggi di volo.
A gennaio 2020, Boeing aveva sospeso la produzione dei 737 Max 9 con 400 aerei in attesa di esser consegnati. Corretti gli errori, il modello era tornato in pista, con tanto di investimenti colossali da parte dei vettori.
Ma per il Max i guai non sono finiti, lo scorso anno a gennaio un aereo dell'Alaska Airline viene coinvolto in un atterraggio di emergenza 20 minuti dopo il decollo da Portland, in Oregon, a causa dell'esplosione di parte della fusoliera e di un finestrino. Le autorità Usa corrono ai ripari.
La Federal Aviation Administration del Dipartimento dei Trasporti statunitense, l'agenzia Usa preposta alla sicurezza aerea, ordina di nuovo la "messa a terra temporanea di alcuni aerei Boeing 737 Max 9".
Gli aerei, 171 velivoli in tutto il mondo, devono essere parcheggiati fino a quando non verranno eseguite le ispezioni di emergenza, che "richiederanno dalle quattro alle otto ore per aereo".