AGI - Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato la necessità di un'indagine "obiettiva e trasparente" sullo schianto dell'aereo di linea azerbaigiano in Kazakistan il 25 dicembre scorso in circostanze ancora da chiarire. "La commissione governativa kazaka incaricata di indagare su tutti i dettagli dell'incidente si rivolgerà a esperti russi, azeri e brasiliani. Questo lavoro, svolto sul territorio del Kazakistan, sarà obiettivo e trasparente", ha indicato Putin durante una telefonata con il suo omologo kazako, Kassym-Jomart Tokayev riferita dal Cremlino.
Lo stesso presidente russo ha poi chiamato l'omologo azero, Ilham Aliyev, per scusarsi del fatto "che il tragico incidente sia avvenuto nello spazio aereo russo" e per esprimere "profonde e sincere condoglianze alle famiglie delle vittime". Putin, parlando sempre con Aliyev, ha ammesso che la difesa aerea russa era in azione mercoledì quando l'aereo azero ha tentato più volte di atterrare a Grozny, in Cecenia, ma si è schiantato poco dopo in Kazakistan. In quel momento, ha ricordato il leader del Cremlino, "Grozny, Mozdok e Vladikavkaz erano sotto attacco di droni da combattimento ucraini, respinti dai sistemi di difesa russi".
Putin non ha però indicato se l'aereo sia stato colpito dai missili della contraerea di Mosca, come da più parti ipotizzato. Dal canto suo il presidente azero ha ribadito che l'aereo caduto in Kazakistan è stato colpito "nello spazio aereo russo" da "interferenze fisiche esterne", sostenendo la teoria di una responsabilità della contraerea russa nell'incidente. "Il capo dello Stato ha sottolineato che i molteplici fori nella fusoliera dell'aereo, le ferite subite dai passeggeri e dall'equipaggio (...) così come le testimonianze degli assistenti di volo e dei passeggeri sopravvissuti confermano l'evidenza di interferenze fisiche e tecniche esterne", ha affermato la presidenza azera in una dichiarazione che riassume una conversazione telefonica tra i due leader.