AGI - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che "alcuni progressi" sono stati compiuti nei negoziati per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, a più di 14 mesi dall'inizio della guerra. Le sue dichiarazioni in parlamento sono arrivate due giorni dopo che anche i gruppi militanti palestinesi avevano parlato di progressi verso un cessate il fuoco e un accordo sul rilascio degli ostaggi.
Nei giorni scorsi si sono svolti a Doha negoziati indiretti tra Israele e Hamas, mediati da Qatar, Egitto e Stati Uniti, che hanno riacceso la speranza di un accordo che si è rivelato sfuggente. "Tutto quello che stiamo facendo non può essere rivelato. Stiamo intraprendendo azioni per riportarli indietro. Desidero dire con cautela che ci sono stati dei progressi e non smetteremo di agire finché non li riporteremo tutti a casa", ha detto Netanyahu in parlamento e ha aggiunto "voglio dire alle famiglie degli ostaggi: vi pensiamo e non rinunceremo ai vostri cari, che sono anche i nostri cari".
Nonostante le rassicurazioni le famiglie, che dal 7 ottobre scorso vivono con il fiato sospeso in attesa di riabbracciare i propri cari, hanno messo in dubbio la sincerità degli sforzi negoziali del governo, e i critici hanno a lungo accusato Netanyahu di temporeggiare con falsi colloqui, prolungando la guerra in parte per compiacere i suoi partner di coalizione di estrema destra.
Esteso lo stato d'emergenze a divembre 2025
Intanto il parlamento israeliano ha votato per estendere lo stato di emergenza del Paese fino al 16 dicembre 2025 in conformità con la raccomandazione del gabinetto di sicurezza. Ventinove parlamentari hanno votato a sostegno della risoluzione, mentre sette hanno votato contro. La Knesset aveva prorogato lo stato di emergenza l'ultima volta a maggio, ma solo per sei mesi
Irruzione dell'esercito israeliano in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno fatto irruzione nei campi occupati della Cisgiordania. Lo riporta Al Jazeera che scrive che l'esercito di Netanyau avrebbe schierato dei cecchini nel campo profughi di Tulkarem e si sta scontrando con combattenti palestinesi nel campo profughi di al-Ein.Sono stati segnalati raid israeliani in altre parti del territorio occupato, tra cui: la città di Azzun, a est di Qalqilya e la città di Hizma, a nord della Gerusalemme est occupata
L'Idf afferma di aver intercettato con successo un missile lanciato Houthi lanciato dallo Yemen. A riportare la notizia e' il Times of Israel. Il missile è stato bloccato prima che entrasse nello spazio aereo israeliano, aggiunge l'esercito.Le sirene di allarme rosso sono state attivate in tutto il centro di Israele a causa della possibilita' che frammenti di intercettori potessero atterrare all'interno del territorio israeliano, dicono i militari. Al momento non ci sono notizie rigaurdanti la presenza di feriti o danni.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all'esercito di "distruggere le infrastrutture" dei ribelli Houthi dello Yemen che hanno lanciato numerosi missili contro Israele negli ultimi giorni, provocando 16 feriti lievi tra venerdi' notte e sabato a Tel Aviv.