AGI - È guerra aperta tra la Florida e Pornhub, il sito web di intrattenimento più popolare del mondo. Ayla, la società che gestisce il portale, infatti, ha dichiarato che oscurerà e bloccherà l'accesso ai suoi contenuti piuttosto che uniformarsi alla nuova legge, approvata lo scorso marzo, e che entrerà in vigore l'1 gennaio 2025. La legge, nota come HB3 prevede che gli utenti debbano provare di essere maggiorenni attraverso documenti d'identità che attestino la loro data di nascita. Una misura che vuole 'proteggere' i minori ma che, secondo Pornhub, mette a rischio la sicurezza dei dati delle persone che usano la piattaforma. Non è il primo caso di problemi tra Ayla e i governi statunitensi visto che, come scrive Cbs, l'accesso è già stato interrotto in 12 Stati: Arkansas, Idaho, Indiana, Kansas, Kentucky, Louisiana, Montana, Mississippi, Nenraska, North Carolina, Texas e Virginia.
Rispondendo alle richieste di commento da parte di Florida Politics, Aylo ha spiegato che "Purtroppo, il modo in cui molte giurisdizioni in tutto il mondo, tra cui la Florida, hanno scelto di implementare la verifica dell'età è inefficace e pericoloso", si legge in una mail. "Qualsiasi regolamento che richieda a centinaia di migliaia di siti per adulti di raccogliere quantità significative di informazioni personali altamente sensibili mette a repentaglio la sicurezza degli utenti. Inoltre, come ha dimostrato l'esperienza, se non applicato correttamente, gli utenti accederanno semplicemente a siti non conformi o troveranno altri metodi per eludere queste leggi".
Ovviamente Pornhub è impegnato a bloccare l'accesso al suo sito per i minorenni ma è convinta che "mettere a rischio la privacy di tutti gli altri non è il modo giusto per riuscirci". Il sito di intrattenimento per gli adulti è stato lanciato nel 2007 e ha registrato, solo nel gennaio del 2024, più di 11 miliardi di visite, il 97% da dispositivi mobile.
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La legge HB3 è stata approvata in Florida con il sostegno bipartisan degli schieramenti politici. La firma del governatore, Ron DeSantis, è arrivata il 25 marzo. L'obiettivo è chiaro: portare i siti con contenuti espliciti per adulti a "offrire una verifica anonima e una verifica standard dell'età". Insomma, due gradi di verifica. Non è più sufficiente 'auto dichiararsi' maggiori di 21 anni. DeSantis più volte ha giustificato la sua scelta alludendo ai rischi portati dai "predatori" che sanno come "manipolare queste piattaforme". La legge stabilisce che "una terza parte coinvolta" e "non governativa", atta a soddisfare il servizio di verifica, "non possa conservare informazioni di identificazione personale" proteggendo gli utenti "da accessi non autorizzati".
La Free Speech Coalition, scrive ancora Cbs, hanno intentato una causa federale per bloccare questa legge. Si tratta di un'associazione di categoria che difende l'operato di queste piattaofrme e giudica non gestibile ciò che la legge della Florida impone. La causa è stata presentata perché, secondo i promotori, quest legge "viola il diritto alla libertà di parola e potrebbe mettere a rischio i dati personali degli utenti". Il riferimento è agli hacker che, sfruttando anche la più piccola falla in un sistema di sicurezza complesso, si troverebbero in mano un piccolo tesoro di dati e informazioni.