AGI - "De facto, questi territori, (Donbass e Crimea) sono oggi controllati dai russi. Non abbiamo la forza di riconquistarli. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin al tavolo dei negoziati". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj durante una videoconferenza con i lettori del quotidiano Le Parisien, rispondendo a una domanda su quali compromessi l'Ucraina fosse disposta a fare "per fermare questa guerra".
"Nessun leader ha il diritto di negoziare con il dittatore russo Vladimir Putin senza Kiev, poiche' l'Ucraina è la vittima di questa guerra" ha aggiunto il presidente ucraino.
Tajani, l'importante è che la guerra finisca
"Mi sembrava ovvio che l'Ucraina non avesse le forze per riconquistare la Crimea. Adesso l'importante è che la guerra finisca perché ci sono ancora conflitti in corso, abbiamo visto cos’è successo a Mosca, vediamo cosa succede nel Donbass, in territorio russo, in territorio ucraino". Cosi' il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a chi gli domandava di commentare le dichiarazioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al giornale francese Le Parisien.
Incontrando i giornalisti a Milano, a margine della conferenza nazionale dell'Export, il titolare della Farnesina ha ribadito che un cessate il fuoco nel 2025 tra Kiev e Mosca è possibile: "Assolutamente si'", ha affermato. "Adesso l'importante è che la guerra finisca", ha insistito Tajani, sottolineando che l'Italia lavora per la pace "che sia una pace giusta, sapendo bene che c’è stato un invasore e un Paese attaccato".