AGI - L'isola Mayotte, è stata devastata dal ciclone tropicale Chido, che potrebbe aver causato migliaia di morti. Secondo le autorità francesi "potrebbero volerci giorni per stabilire il numero esatto delle vittime" che comunque si teme sia centinaia.
Su tutta l’isola si sta facendo una corsa contro il tempo per aiutare le vittime del devastante ciclone, individuare le vittime e cercare di salvare chi potrebbe essere ancora vivo sotto le macerie dopo il passaggio devastante di Chido che ha sabato ha devastato il territorio con raffiche di vento pari a 220 km/h.
L'isola è un piccolo territorio francese d'oltremare situato a nord del Canale di Mozambico, molto vicino all'arcipelago delle Comore e non lontano dal Madagascar. Il suo nome deriva dal portoghese “Mayotta”, trascrizione dello swahili “Maouti”, che significa “isola della morte” a causa delle pericolose barriere coralline che la circondano.
Sull'isola sono attesi i ministri dimissionari dell'Interno e dell'Oltremare, Bruno Retailleau e François-Noël Buffet e questa sera il presidente Emmanuel Macron presiederà una riunione presso il centro di crisi interministeriale del Ministero dell'Interno alle 18:00, secondo quanto comunicato dall'Eliseo.
Ponte aereo per gli aiuti
Un primo aereo è arrivato domenica all'aeroporto della capitale Mamoudzou con gli aiuti e per fungere da centro di organizzazione logistica per convogliare gli aiuti che arriveranno in voli successivi, inizialmente dall'arcipelago dell'Oceano Indiano di La Réunion.
A breve arriveranno anche circa 800 poliziotti e vigili del fuoco per partecipare ai soccorsi, alla sicurezza (sono stati segnalati saccheggi di supermercati), alla sanità e agli aiuti logistici, ha annunciato il ministero degli Interni. Il primo compito sarà quello di riparare la torre di controllo dell'aeroporto e consentire la riapertura completa della struttura agli aerei civili.
La richiesta di aiuti
Intanto sull'isola la situazione è drammatica. Il sistema sanitario di Mayotte è “molto deteriorato, con un ospedale gravemente danneggiato e centri medici anch'essi inutilizzabili”, ha dichiarato il ministro della Sanità Geneviève Darrieussecq.
“L'ospedale ha subito danni ingenti dovuti all'acqua e al deterioramento, in particolare nei reparti di chirurgia, terapia intensiva, emergenza e maternità, che sono tutti elementi essenziali per il funzionamento dell'ospedale (...) nonostante ciò, continua a operare in uno stato di deterioramento”, ha aggiunto il ministro a France 2.
Acqua e cibo scarseggiano e le baraccopoli sono ridotte in macerie. Salama Ramia, senatore locale, ha riferito che domenica molte delle persone colpite dal ciclone si stavano trasferendo in centri di accoglienza. “È urgente che arrivino gli aiuti, soprattutto quando si vedono bambini e neonati per i quali non abbiamo nulla di concreto da offrire”, ha avvertito il politico locale. La Croce Rossa francese e le altre organizzazioni benefiche in queste ore hanno lanciato appelli e raccolte fondi per aiutare la popolazione di Mayotte che già normalmente vive in condizioni di povertà.
Von der Leyen, Europa a fianco della popolazione
“I nostri cuori vanno alla Francia dopo il devastante passaggio del ciclone Chido a Mayotte. L'Europa è al fianco della popolazione di Mayotte in questa terribile prova. Siamo pronti a fornire sostegno nei prossimi giorni”, ha dichiarato Von der Leyen in un messaggio sui suoi social media.
Il Consiglio francese del culto musulmano (CFCM) ha invitato i musulmani in Francia a “mobilitarsi e a venire in aiuto delle vittime del disastro” a Mayotte.
“Piangiamo le decine di vittime accertate, mentre centinaia di altre potrebbero essere ancora sotto le macerie”, ha scritto la CFCM in un comunicato stampa, in cui ha espresso ‘le sue sincere condoglianze alle famiglie in lutto’. Di fronte a questa catastrofe, la CFCM, che rappresenta le moschee francesi, invita i musulmani a “mobilitarsi” e a “venire in aiuto delle persone colpite dalla catastrofe sostenendo le azioni delle ONG umanitarie sul posto”.
“Invitiamo inoltre le moschee di Francia a dedicare un pensiero speciale alle vittime e alle loro famiglie, in particolare durante la preghiera del venerdì”, conclude il Consiglio nel suo comunicato stampa.
Secondo il sito web della prefettura di Mayotte, “il 95% dei mahorais è musulmano”. Le autorità francesi temono che il bilancio delle vittime possa raggiungere “diverse centinaia” a seguito delle devastazioni causate dal ciclone Chido, che ha colpito il dipartimento francese.