AGI - Una piccola cittadina dei Paesi Bassi, Deventer, si è trasformata in un angolo dell'Inghilterra del XIX secolo, con quasi mille persone che hanno girato per le vie in costume per dare vita ai personaggi dei libri di Charles Dickens. Oliver Twist, Ebenezer Scrooge e Miss Havisham erano tra i personaggi più presenti ma non sono mancati spazzacamini, allevatori e artisti di strada, spesso intenti a intonare canti natalizi nel centro storico. I curiosi, arrivati da ogni angolo del paese, si sono persino inchinati al passaggio della Regina Vittoria. Chi interpreta i commercianti prova a vendere manufatti, oggetti d'antiquariato e dolci come il pan di zenzero, mentre le persone che rappresentano i 'borseggiatori' si muovono furtivi, provando a evitare di essere gettati in una finta prigione.
Il legame della città con Dickens è Emmy Strik, che ha dato vita al festival, che dura un weekend, per protestare contro le regole che impediscono di tenere aperto il suo negozio di antiquariato la domenica. Strik e altri negozianti si sono vestiti con i costumi dell'Inghilterra del XIX secolo e hanno sfilato per le strade. La protesta si è trasformata in un festival annuale e Strik, oggi 84enne, ha raccolto più di 1.000 costumi dickensiani per l'evento. Gli organizzatori fanno rispettare rigorosamente il codice di abbigliamento: niente abiti o accessori successivi al 1800. E tutti devono uniformarsi a quella che è diventata una vera festa.
Sandra Nieland, che interpreta la regina, ha descritto così il suo costume all'Associated Press: “Negli anni della giovinezza era, ovviamente, una bellissima regina. Mentre nei suoi anni più vecchi, in lutto per il marito Alberto, era sempre vestita di nero. Ma ha sempre portato molti anelli”. Quella di quest'anno è la 32esima edizione del festival, che attira ogni anno circa 100.000 visitatori, secondo gli organizzatori. Questo significa grandi folle, che fanno la fila per entrare nelle strette strade.Tutto per gustare un'atmosfera lontana, libresca, appartenente a un mondo ricco di fascino e, grazie alla magia della letteratura, sempre attuale.