AGI - È stato arrestato, senza possibilità di libertà su cauzione, e incriminato per cinque reati, tra cui omicidio, Luigi Nicholas Mangione, ingegnere di 26 anni, presunto killer di Brian Thompson, ceo del colosso sanitario assicurativo UnitedHealthcare. La conferma arrivata da un giudice della Pennsylvania segna una svolta nella clamorosa uccisione avvenuta il 4 dicembre, in pieno giorno a New York.
Mangione deve ora essere estradato dalla Pennsylvania a New York per affrontare le accuse di omicidio, ha affermato la polizia. Il sospettato è stato bloccato dentro un McDonald's in Pennsylvania, a East Plank Road. Messo sotto custodia subito dopo il suo arresto, in tasca è stata trovata l'arma del delitto e un biglietto: "Dovevo farlo. Questi parassiti se la sono cercata".
A carico di Mangione è stata formalizzata l'accusa di omicidio di secondo grado oltre ai reati di possesso illegale di armi e contraffazione. Ulteriori dettagli emergeranno nel corso dell'inchiesta e del futuro processo, ma dalle prime informazioni vengono fuori un profilo e delle dinamiche piuttosto curiose sul giovane killer, la cui famiglia, ricca e famosa, vive a Towson, Maryland, ma con la quale a quanto pare aveva interrotto i rapporti. In effetti, da post pubblicati su X, persone vicine a Luigi Mangione gli avevano inviato messaggi pubblici in cui chiedevano dove fosse. I suoi famigliari erano preoccupati perché non avevano sue notizie da mesi.
Secondo le prime ricostruzioni delle ultime settimane di vita di Mangione prima del fatidico 4 dicembre, eè venuto fuori che era arrivato a New York il 24 novembre, e aveva alloggiato in un ostello nell'Upper West Side, dove era rimasto fino al 29, per poi tornare il giorno dopo e restare fino alla vigilia del 4, quando la mattina alle 6,44 ha sparato a Brian Thompson vicino all'hotel Hilton Midtown, dove il ceo 50enne di UnitedHealthcare era atteso a una convention di investitori.
Gli investigatori hanno detto che il sospettato è fuggito dalla scena del crimine a piedi prima di andare in bicicletta a Central Park e poi salire su un autobus da un terminal nella parte nord della città che collega New York agli stati circostanti e oltre. Nei giorni successivi al delitto non c'erano stati post dedicati a Mangione, ma è probabile che dopo la pubblicazione delle foto del volto qualcuno abbia capito dove fosse finito il ragazzo. Forse anche la stessa famiglia. Nessuno, pero', sembra aver pensato di segnalare la somiglianza del killer con quella di Mangione.
Nel "manifesto" di due pagine e mezza trovato addosso al momento dell'arresto, si cita la UnitedHealthcare per nome, con annotazioni sulle dimensioni della compagnia e su quanto denaro incassasse. Secondo quanto riportato dal New York Times, che cita fonti di polizia, nelle pagine si criticano apertamente le compagnie assicurative sanitarie per aver fatto profitti sulla salute delle persone. Secondo gli investigatori, Mangione potrebbe aver preso di mira il dirigente del colosso delle assicurazioni sanitarie, per come era stato trattato un proprio familiare che si era ammalato.
Infine il giovane ingegnere potrebbe aver fabbricato la pistola semiautomatica con la quale ha ucciso Thompson con la stampante, secondo la nuova commissioner della polizia di New York, Jessica Tisch. Nelle scorse ore, la famiglia ha rilasciato una dichiarazione congiunta, affermando di essere "scioccata e devastata dall'arresto di Luigi".