AGI - In Francia, dopo la 'tregua' del fine settimana per la riapertura in pompa magna della cattedrale Notre-Dame, sale la pressione sul presidente Emmanuel Macron per nominare un nuovo primo ministro, al posto di Michel Barnier, destituito con una mozione di sfiducia votata dalla coalizione di sinistra e dall'estrema destra. La presidente dell'Assemblea nazionale, Yael Braun-Pivet, ha affermato che un nuovo capo del governo dovrebbe essere nominato "entro le prossime ore". Ha esortato il campo centrista del presidente a unire le forze con i repubblicani di destra (Lr), i parlamentari indipendenti e i socialisti.
"Così si avrebbe una maggioranza, quindi non ci sarebbe più alcuna possibilità di censura", ha detto ieri Braun-Pivet. Oggi all'Eliseo sono in agenda nuove consultazioni con i vertici degli ambientalisti, dei comunisti e del gruppo Liot (Liberte's, indipendenti, Oltremare e Territori). Questa mattina, secondo la presidenza, Macron ricevera' i parlamentari indipendenti del gruppo centrista Liot, a seguire la leader dei Verdi, Marine Tondelier, e i comunisti. La France Insoumise (Lfi, sinistra radicale) ha invece respinto l'invito dell'Eliseo a partecipare alle consultazioni politiche tese alla nomina di un nuovo premier. Macron è ora sotto forte pressione per formare un governo che possa sopravvivere a un voto di sfiducia e approvare un bilancio per l'anno prossimo, nel tentativo di limitare le turbolenze politiche ed economiche.
Ci sono voluti più di 50 giorni al presidente francese per scegliere Barnier, del partito repubblicano, dopo le elezioni legislative inconcludenti dell'estate che hanno portato a un parlamento frammentato come non mai. Gli alleati hanno esortato Macron a muoversi rapidamente questa volta. "Non possiamo continuare così", ha detto ieri il suo alleato centrista, Francois Bayrou, avvertendo che i francesi non volevano che l'incertezza continuasse. Bayrou, il cui nome è in pole position per la carica di premier, è a capo del partito MoDem, che è alleato, ma non fa parte, della forza centrista di Macron. "Se posso aiutare a superare questa situazione, lo faro'", ha detto Bayrou.
Tuttavia molti respingono la sua candidatura. "La linea politica del signor Bayrou non ha vinto le elezioni legislative", ha detto Tondelier all'emittente Rtl prima dell'incontro odierno con Macron. "Abbiamo bisogno di una personalità compatibile con la sinistra", ha aggiunto Raphael Glucksmann, fondatore del movimento progressista di sinistra Place Publique, aggiungendo che sperava di portare a bordo parlamentari comunisti e verdi. Il Nuovo Fronte Popolare (Nfp) di sinistra, creato per impedire all'estrema destra di arrivare al potere, è emerso come il blocco più grande nell'Assemblea nazionale dopo le ultime votazioni. Macron, che spera di allontanare i socialisti dal loro patto con La France Insoumise (Lfi), ha ricevuto una spinta quando il leader del Partito socialista (Ps), Olivier Faure, ha detto di essere pronto a negoziare con i centristi del presidente e la destra.
Venerdì, Macron ha incontrato i leader delle fazioni parlamentari delle sue forze centriste, il Partito Socialista e i Repubblicani (Lr). Il partito di estrema destra del Raggruppamento nazionale (RN) non è stato finora invitato ai colloqui. Tuttavia, il capo Rn, Jordan Bardella, ha già chiesto un incontro con il futuro primo ministro. "Non puoi fingere che non siamo qui", ha detto il giovane leader di estrema destra. Nel frattempo, Barnier, primo ministro per soli tre mesi, rimane in carica fino alla nomina di un nuovo capo di governo.