AGI - Gli Usa hanno posto il veto a un appello del Consiglio di sicurezza dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza che secondo Washington avrebbe incoraggiato Hamas. "Abbiamo chiarito durante i negoziati che non potevamo sostenere un cessate il fuoco incondizionato" che non contenesse anche "la liberazione degli ostaggi", ha spiegato l'ambasciatore Usa alle Nazioni Unite, Robert Wood. Il rappresentante israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha criticato la risoluzione del Consiglio e ha ringraziato gli Stati Uniti per aver posto lo stop. "La risoluzione presentata a questa Consiglio non era un percorso verso la pace. Era una tabella di marcia verso più terrore, più sofferenza e più spargimento di sangue", ha detto. "Ringraziamo gli Stati Uniti per aver esercitato il loro veto, per essersi schierati dalla parte della moralità e della giustizia". Danon ha affermato che la bozza di risoluzione, se fosse stata approvata, avrebbe inviato un messaggio ai "terroristi" che potevano agire impunemente. Questo testo, ha detto, "premia Hamas per la sua barbarie".
#BREAKING
— UN News (@UN_News_Centre) November 20, 2024
United States VETOES Security Council draft resolution that would have demanded an immediate, unconditional and permanent ceasefire in Gaza, and the release of all hostages
RESULT
In Favor: 14
Against: 1 (US)
Abstain: 0 pic.twitter.com/BpUj5xhJHE
La Presidenza palestinese ha condannato l'uso da parte degli Stati Uniti del loro potere di veto. In una dichiarazione rilasciata questa sera, ha affermato che la decisione degli Stati Uniti di esercitare il veto per la quarta volta incoraggia Israele a continuare a commettere crimini contro civili innocenti in Palestina e in Libano. Nella dichiarazione si criticano anche gli Stati Uniti per aver ignorato il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite, tra cui la sentenza della Corte internazionale di giustizia, che chiedeva la fine dell'occupazione israeliana, il ritiro da Gaza e la cessazione delle ostilità.
La Presidenza ha sottolineato che la leadership palestinese ha ripetutamente chiesto una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ai sensi del Capitolo VII per esigere un cessate il fuoco immediato, porre fine agli atti genocidi di Israele contro il popolo palestinese e sostenere il lavoro in corso dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA). La presidenza palestinese ha esortato la comunità internazionale, in particolare i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ad assumersi le proprie responsabilità adottando misure immediate per porre fine ai continui attacchi israeliani, alla catastrofe umanitaria e alla carestia che colpisce gli abitanti di Gaza. Nella dichiarazione si esprime anche gratitudine ai dieci membri eletti del Consiglio di sicurezza che hanno tentato di far approvare la risoluzione e si ringraziano i membri permanenti che hanno votato a favore.
La Presidenza ha invitato il Consiglio di sicurezza ad agire con decisione per proteggere il popolo palestinese e preservare la pace e la sicurezza internazionale, sollecitando la piena applicazione del diritto internazionale a Israele, che, ha affermato, è ostacolato dall'amministrazione statunitense. Infine, la leadership palestinese ha ribadito la sua richiesta di creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale.