AGI - I coordinatori delle commissioni Ambiente, Economia e Industria del Parlamento europeo hanno raggiunto un'intesa sul via libera alla nomina di Teresa Ribera alla vicepresidenza esecutiva della Commissione con delega alla transizione. Di conseguenza è stato raggiunto l'accordo anche sulla vicepresidenza esecutiva a Raffaele Fitto, con delega alla Coesione e alle riforme. Per entrambi i commissari vengono allegate delle dichiarazioni che accompagnano il voto. Per Ribera i popolari chiedono l'impegno per le dimissioni in caso di coinvolgimento nelle indagini sull'alluvione. Per Fitto socialisti, liberali hanno allegato una dichiarazione con riserve sulla vicepresidenza. Le riunioni per la conferma delle audizioni erano iniziate alle 19 e sono state sospese più volte durante la serata.
È un clima molto teso quello in cui si sono svolte le riunioni dei coordinatori delle varie commissioni competenti per valutare le audizioni dei vicepresidenti designati per la Commissione europea. La riunione dei coordinatori della commissione Regi al Parlamento europeo aveva in particolare sospeso per una decina di minuti la valutazione su Raffaele Fitto - su richiesta dei socialisti - a causa di uno scontro nella riunione di valutazione (delle altre commissioni competenti) su Teresa Ribera. A quanto si apprende, il Ppe aveva chiesto di inserire nella lettera di valutazione l'impegno di Ribera a dimettersi in caso di indagine per l'alluvione a Valencia.
I coordinatori hanno inoltre dato il via libera ai vicepresidenti esecutivi della Commissione europea Stéphane Sejourne, Kaja Kallas, Roxana Minzatu e al commissario ungherese Oliver Varhelyi, al quale vengono tolte le competenze sui diritti riproduttivi e la gestione delle pandemie, che passano alla belga Hajda Lahbib. L'accordo su Fitto e Ribera era stato dato per fatto prima che riemergessero le tensioni che hanno portato a sospendere i lavori prima del via libera finale.
Meloni: vittoria di tutti gli italiani
"Raffaele Fitto è stato confermato nel ruolo di Vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Quest'importante incarico attribuito al Commissario designato dall'Italia è una vittoria di tutti gli italiani, non del Governo o di una forza politica", è la reazione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "abbiamo ottenuto un portafoglio di peso e il coordinamento di deleghe strategiche per la nostra Nazione e per l'Europa intera, come l'agricoltura, la pesca, l'economia del mare, i trasporti e il turismo. Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell'Italia in ambito europeo, all'altezza del nostro ruolo come Stato fondatore della UE, seconda manifattura d'Europa e terza economia del Continente".