AGI - Un noto attivista iraniano per i diritti umani si è suicidato per protestare contro quella che ha definito la dittatura della guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. In un post sui social media, Kianoosh Sanjari aveva dichiarato che si sarebbe tolto la vita se quattro prigionieri politici non fossero stati rilasciati entro le 19 ora locale di oggi.
Le autorità non hanno liberato i prigionieri e Sanjari ha pubblicato su X un'immagine scattata dall'alto, da un incrocio trafficato della capitale Teheran.
"La mia vita finirà dopo questo tweet", ha scritto alle 19:20, aggiungendo: "Spero che un giorno gli iraniani si sveglino e sconfiggano la schiavitù. Nessuno dovrebbe essere imprigionato per aver espresso le proprie opinioni. La protesta è un diritto di ogni cittadino iraniano". La sua morte - scrive la Bbc - è stata confermata ore dopo da altri attivisti.
الوعده وفا.
— Kianoosh Sanjari (@Sanjaribaf) November 13, 2024
هیچ کس نباید به خاطر بیان عقایدش زندانی شود. اعتراض حق هر شهروند ایرانیست.
زندگی من پس از این توییت به پایان خواهد رسید اما فراموش نکنیم که ما برای عشق به زندگی جان داده و میدهیم، و نه مرگ.
آرزومندم روزی ایرانیان بیدار و بر بردگی چیره شوند.
پاینده ایران
Sanjari era un acceso critico dei leader iraniani e un sostenitore della democrazia.