AGI - Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel sembra confermare la notizia che l'amministrazione di Joe Biden non sospenderà, per ora, le spedizioni di armi a Israele, in vista della scadenza stabilita per Gerusalemme affinché adotti una serie di misure per migliorare la crisi umanitaria a Gaza, lo scrivei il Times of Israel. Patel ha ammesso durante una conferenza stampa che Israele ha preso in considerazione alcune, ma non tutte, le misure richieste dagli Stati Uniti nella lettera, che ha concesso a Gerusalemme 30 giorni per migliorare la crisi umanitaria, altrimenti avrebbe rischiato di essere ritenuta inadempiente rispetto alla legge statunitense che vieta il trasferimento di armi offensive a paesi che impediscono agli aiuti di raggiungere i civili. Ciononostante, egli afferma che gli Stati Uniti, al momento, non hanno "valutato che gli israeliani stiano violando la legge statunitense".
Patel sottolinea le misure adottate da Israele negli ultimi 30 giorni, tra cui la riapertura del valico di Erez nella Striscia di Gaza settentrionale, l'apertura del valico di Kissufim nella Striscia di Gaza centrale, l'esenzione da alcuni requisiti doganali per le organizzazioni umanitarie, l'apertura di nuove rotte per la consegna degli aiuti all'interno di Gaza, la ripresa della consegna degli aiuti nella Striscia di Gaza settentrionale dopo un assedio durato quasi un mese, l'espansione verso l'interno della zona umanitaria costiera di Mawasi e l'istituzione di pause umanitarie periodiche.
Il portavoce del Dipartimento di Stato sottolinea che gli Stati Uniti continueranno a monitorare il rispetto delle leggi statunitensi da parte di Israele e agiranno di conseguenza se riterranno che Gerusalemme non lo abbia fatto. Gli Usa volevano vedere 350 camion entrare a Gaza ogni giorno. Il numero medio di camion di aiuti umanitari entrati a Gaza in ottobre era 37, e Patel ammette che solo 404 camion hanno attraversato Gaza tra il 1 e il 9 novembre.