AGI - È diventata un giallo la presunta telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin di cui ha parlato il Washington Post, ma che è stata smentita dal Cremlino. Secondo il quotidiano, durante la chiamata, che sarebbe avvenuta all'indomani delle elezioni americane, Trump avrebbe esortato il leader russo a non intensificare la guerra in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto ai giornalisti che l'articolo era "semplicemente falso", negando che ci sia stata una telefonata.
Il Post, citando diverse persone a conoscenza della chiamata, ha riferito che Trump ha ricordato a Putin la considerevole presenza militare degli Stati Uniti in Europa e si è detto disponibile a ulteriori conversazioni per discutere "la risoluzione della guerra in Ucraina a breve termine". Steven Cheung, direttore delle comunicazioni di Trump, non ha confermato né smentito la telefonata, dicendo all'AFP che "non commenta le chiamate private tra il presidente Trump e altri leader mondiali".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato con Trump mercoledì durante una telefonata alla quale ha partecipato il miliardario Elon Musk. Trump ha anche parlato al telefono con il cancelliere tedesco Olaf Scholz domenica e i due "hanno concordato di lavorare insieme per un ritorno alla pace in Europa".
L'amministrazione democratica uscente del presidente Joe Biden ha confermato che invierà quanti più aiuti possibili all'Ucraina prima dell'insediamento di Trump il 20 gennaio e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha affermato che la Casa Bianca mira "a mettere l'Ucraina nella posizione più forte possibile sul campo di battaglia perché possa sedersi al tavolo delle trattative nella posizione più forte possibile". Ciò includerebbe l'utilizzo dei restanti 6 miliardi di dollari di finanziamenti disponibili per l'Ucraina, ha affermato Sullivan.
Qualsiasi accordo in tempi brevi sulla guerra richiederebbe a Kiev di cedere parte dei territori occupato dai russi e Kiev, sebbene si trovi ad affrontare una carenza di soldati e l'incertezza sul supporto degli Stati Uniti, si è fermamente opposta. Secondo Zelensky cedere territori o soddisfare altre richieste del Cremlino non farebbe altro che incoraggiare Putin ad altre aggressioni, un'opinione condivisa da molti alleati europei.