AGI - È di 30 morti, tra cui 13 bambini, il bilancio di due attacchi israeliani contro due abitazioni nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la protezione civile secondo cui un primo attacco ha provocato "almeno 25 morti tra cui 13 bambini" in una casa a Jabalia, nel nord di Gaza, e "più di 30 feriti". Secondo i soccorsi cinque persone sono morte o disperse in un altro attacco su un'altra abitazione nel quartiere al-Sabra di Gaza City. L'esercito israeliano ha affermato che le operazioni a Jabalia continuano e di aver ucciso decine di miliziani e smantellato siti di "infrastrutture terroristiche".
"Le truppe hanno anche localizzato armi e un tunnel a Beit Lahia" si legge in una nota. Il nord dell'enclave continua a essere il punto più colpito dalle truppe israeliane dall'inizio dello scorso ottobre, quando è ripresa l'offensiva per impedire ad Hamas di riorganizzarsi. Da allora, almeno 1.800 persone sono morte tra il campo profughi di Jabalia, Beit Lahia e Bei Hanoun. Ieri il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, Herzi Halevi, ha detto che le truppe israeliane hanno ucciso circa 1.000 miliziani palestinesi: "Un risultato significativo che rappresenta un duro colpo per Hamas".
Bombardamento israeliano a nord di Beirut, almeno 20 morti
Almeno 20 persone sono state uccise in un attacco israeliano contro una città sciita situata in una regione prevalentemente cristiana a nord di Beirut. Lo ha detto il ministero della Sanità libanese secondo cui tra le vittime "dell'attacco israeliano contro Aalmat nella regione di Jbeil ci sono tre bambini". L'abitato, a maggioranza musulmana sciita, si trova in una regione prevalentemente cristiana, al di fuori delle tradizionali roccaforti di Hezbollah, solitamente a sud e a est di Beirut. Durante la notte e domenica mattina, Israele ha condotto una serie di attacchi aerei su villaggi e località del sud e dell'est, hanno affermato i media locali.
Ucciso un comandante di Hezbollah in Siria
È salito a nove il bilancio delle vittime del raid israeliano in un appartamento di proprietà di Hezbollah a sud di Damasco, tra le vittime anche un comandante dell'organizzazione filo-iraniana. Lo dice l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Rami Abdel Rahman, che dirige l'osservatorio con sede in Gran Bretagna, ha detto all'AFP che il comandante "era attivo in Siria e aveva la nazionalità libanese". Il nome dell'uomo non è ancora noto. Secondo l'osservatorio, che ha una rete di fonti all'interno della Siria, "nove persone hanno perso la vita: quattro civili (una donna e i suoi tre figli) di nazionalità siriana e altre cinque, tra cui un comandante di Hezbollah".
L'attacco ha colpito "un appartamento in un edificio nella zona di Sayyida Zeinab" a sud della capitale siriana, aggiunge. Altre 14 persone sono rimaste ferite nell'attacco che "ha preso di mira individui in un appartamento abitato da famiglie libanesi e membri di Hezbollah". Alcune delle persone uccise nell'attacco "restano non identificate", ha affermato l'Osservatorio. L'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA ha riferito di un'"aggressione israeliana che ha preso di mira un edificio residenziale nell'area di Sayyida Zeinab", sede di un importante santuario sciita. In seguito ha riferito di un bilancio di "sette civili, tra cui bambini e donne", e 20 feriti.
Usa e Gran Bretagna bombardano gli Houthi nello Yemen
Gli Usa e il Regno Unito hanno lanciato attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen. Lo riferiscono i media yemeniti. Secondo il canale Al Masirah Tv gli attacchi hanno avuto luogo nelle aree di Jarban e Al-Hafa, nella provincia di Sanaa, così come nel distretto di Sufyan. Al Manar TV, che è legata al gruppo sciita Hezbollah, riferisce che due attacchi aerei sono avvenuti nel distretto di Sufyan; l'esito dell'operazione non è ancora noto. Anche i quotidiani israeliani The Times of Israel e The Jerusalem Post hanno riferito di attacchi statunitensi e britannici a Sanaa, nel governatorato di Amran e in altre aree.
L'agenzia di stampa iraniana IRNA ha fatto eco alle notizie sugli attacchi, citando che l'offensiva ha preso di mira aree nello Yemen di Al-Hudaydah, in particolare un villaggio nella città di Al-Jarrahi. Secondo l'IRNA, che cita la televisione Al Masirah, gli attacchi hanno provocato la morte di animali appartenenti agli abitanti del villaggio. Negli ultimi mesi gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno effettuato diversi attacchi a navi provenienti dallo Yemen a sostegno dei palestinesi, dopo lo scoppio del conflitto in corso tra Israele, Hezbollah e il gruppo islamista Hamas.