AGI - Mentre la Germania celebra i 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, un simbolo dell'ex Est comunista è diventato un'icona della riunificazione, visto da milioni di persone ogni volta che attraversano la strada. L''Ampelmann' o 'uomo del semaforo' della Germania dell'Est è ora immediatamente riconoscibile grazie alla sua sagoma tozza e al cappello a tesa larga. Era quasi scomparso insieme alla Germania dell'Est negli anni successivi alla caduta del Muro, il 9 novembre 1989, quando molti altri simboli della Repubblica Democratica Tedesca furono spazzati via.
Le inquinanti Trabant finirono nelle autodemolizioni, le logore officine statali lasciarono il posto ai marchi occidentali e i grigi palazzi prefabbricati furono riverniciati. L'Ampelmann fece quasi la stessa fine: nei primi giorni della Germania riunificata i semafori giacevano sul ciglio della strada, ma Markus Heckhausen, un uomo d'affari sulla sessantina proveniente dalla città di Tubinga, nella Germania occidentale, ne individuò il potenziale commerciale.
Cominciò a raccogliere le luci per trasformarle in lampade da interno, lanciando contemporaneamente un appello affinché l'Ampelmann venisse salvato. La campagna toccò una corda sensibile in molti tedeschi dell'Est che sentivano di "star perdendo la propria identità" praticamente assorbita dal vicino occidentale, disse Heckhausen. Non solo l'Ampelmann venne salvato a Est, ma divenne anche un raro simbolo della DDR da adottare in alcune parti dell'Ovest, compresi gli ex settori occidentali della Berlino divisa da tempo.
Il design era stato creato nel 1961 dallo "psicologo dei trasporti" dello Stato Karl Peglau e divenne una specie di star nella Germania dell'Est, spuntando persino nei cartoni animati. Per Fons Hickmann, grafico e professore alla Berlin University of the Arts, la duratura popolarità di Ampelmann è dovuta all'adorabile "imperfezione" della sua figura.
"La zampa posteriore è un po' troppo lunga, quella anteriore un po' troppo corta, l'intera figura è piuttosto ingombrante", ha detto all'AFP. L'obiettivo di Peglau era quello di creare una figura carina e accattivante che sarebbe stata subito notata, soprattutto dai bambini e dagli anziani, in un'epoca in cui gli incidenti stradali erano in aumento.
Ampelmann è diventato anche una grande fonte di guadagno, con Heckhausen che alle lampade ha fatto seguire tazze, magliette, peluche e persino chiavette USB. Heckhausen è persino riuscito a convincere Peglau a lavorare con lui sui prodotti fino alla sua morte nel 2009. Oggi l'indotto dell'Ampelmann ammonta a milioni di euro all'anno e impiega circa 80 persone, ha affermato Heckhausen. In particolare a Berlino, i negozi Ampelmann sono diventati una tappa obbligata per molti turisti.