AGI - Al governo iraniano non interessa chi ha vinto le elezioni negli Stati Uniti: le relazioni tra i due paesi non cambieranno. Lo ha riconosciuto oggi il portavoce dell'esecutivo, Fatemeh Mohajerani, il quale ha assicurato che "le politiche generali degli Stati Uniti e dell'Iran sono politiche immutabili. Le previsioni necessarie sono state pianificate in anticipo. Non ci saranno cambiamenti nel tenore di vita delle persone e non importa molto chi sarà presidente".
Il regime iraniano ha ricevuto come un duro colpo anche la decisione di Donald Trump, durante il suo primo mandato di abbandonare l'accordo sul nucleare firmato nel 2015 con sei grandi potenze per limitare le attività legate al programma iraniano nucleare.
Peskov, difficile far peggiorare i nostri rapporti
I rapporti tra Stati Uniti e Russia sono a un punto così basso che la presidenza Trump non riuscirebbe a peggiorarli nemmeno se volesse. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando l'esito del voto per la Casa Bianca. "Il presidente Putin ha ripetutamente detto di essere aperto a un dialogo costruttivo basato sulla giustizia, sull'uguaglianza e sulla disponibilità a prendere in considerazione le preoccupazioni reciproche", ha detto Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti.
A proposito della possibilità di una conversazione telefonica tra Putin e Trump nel prossimo futuro, Peskov ha detto che la domanda dovrebbe essere inoltrata a Washington. E, a proposito della crisi ucraina ha aggiunto: "Ripeto e ricordo ancora una volta le parole di Putin, sulla sua apertura ai contatti, al dialogo. Ma questa è la nostra posizione, è coerente, è ben nota il mondo e aspettiamo alcune azioni concrete".