AGI - Kamala Harris definisce il cambiamento climatico una "minaccia esistenziale" e sostiene che gli Stati Uniti debbano agire con urgenza. Secondo Donald Trump, non è un problema urgente e il ruolo dell'uomo è solo marginale. Quello ambientale è uno dei molti temi che vedono i due candidati su posizioni opposte. Abbiamo condensato le loro posizioni su tre domande chiave: il rapporto con i disastri ambientali; la ricetta per affrontare questo problema; gli sgravi fiscali sull'energia pulita.
La prima domanda è: ritenete che il cambiamento climatico sia responsabile di uragani, incendio e dell'innalzamento delle temperature? Harris considera il legame molto forte. Come vicepresidente la candidata Democratica annunciò nel 2022 un piano di investimenti da un miliardo di dollari per finanziare progetti che contrastassero il cambiamento climatico. "La frequenza dei fenomeni ambientali - spiegò - è aumentata nel breve periodo. La scienza è stata chiara: le condizioni estreme del tempo potranno solo peggiorare e la crisi climatica potrà solo accelerare questo processo".
Nel marzo del 2022 Trump prendeva in giro chi parlava di innalzamento dei livelli dei mari. "C’è gente - disse ai suoi sostenitori - che si preoccupa del clima. Se i mari dovessero davvero alzarsi, il valore delle case lungo le coste si alzerà, perché avranno l'acqua più vicina". Trump ha poi accusato le guardie forestali per non aver saputo gestire i grandi incendi che hanno devastato intere aree del Paese. Ma sulle cause, il tycoon è stato chiaro: l'uomo c'entra poco. Seconda domanda: come affrontare il tema del cambiamento climatico?
L'amministrazione Biden-Harris ha firmato l'Inflation Reduction Act, che rappresenta il più grande intervento sull'ambiente da parte di un governo Usa. Harris e Biden hanno posto il traguardo di dimezzare le emissioni nocive entro il 2030.
E Trump? Nei suoi quattro anni da presidente, il tycoon ha cancellato più di 125 norme e politiche create per proteggere l'ambiente e ridurre le emissioni nocive. Terza domanda: sono favorevoli a incentivi per sviluppare l'energia pulita? Nel 2022 il voto di Harris al Senato risultò decisivo per rompere l'equilibrio e far passare l'Inflation Reduction Act, che stanzia centinaia di miliardi di dollari ai governi per favorire lo sviluppo e impiego di auto elettriche e altre tecnologie legate all'energia pulita. Harris è una sostenitrice della transizione ecologica a vasto raggio.
A maggio la vicepresidente ha visitato le compagnie automobilistiche di Detroit impegnate nella produzione di questi tipi di veicoli. Trump è su posizioni diametralmente opposte: in uno spot elettorale del 2023, la sua campagna ha promesso di spazzare via tutte le politiche di Biden sulla transizione elettrica. "Io - ha promesso - ho salvato una volta l'industria americana dell'auto, e lo farò di nuovo". Il sostegno elettorale, e finanziario, di Elon Musk, azionista di maggioranza di Tesla, la più grande compagnia americana di veicoli elettrici, non sembra aver spostato di molto la sua posizione.