AGI - Non sono state trovate vittime tra le carcasse di 50 auto ispezionate dai soccorritori nel garage del centro commerciale Bonaire, ad Aldaia (Valencia), allagato martedì scorso. Lo ha confermato il portavoce della polizia, Ricardo Gutierrez, al termine dell'interventi nel parcheggio compiuto con quattro droni, e dai vigili del fuoco. Il parcheggio sotterraneo ha una capacità di circa 2.500 veicoli, secondo fonti di polizia, che hanno aggiunto che quel giorno non era al completo. Durante lo scorso fine settimana è stata pompata via l'acqua che riempiva il parcheggio, nel timore che nelle auto fossero rimaste intrappolate centinaia di persone. Sabato è stata eseguita una prima ispezione con una canoa, ma l'acqua copriva ancora i veicoli e impediva di vedere qualcosa. Domenica è stata fatta una nuova incursione con un gommone e diversi kayak.
Ma altri corpi senza vita continuano a essere trovati altrove, tanto che il numero delle vittime è salito a 222. Il sito d'informazione Abc riferisce del recupero di tre cadaveri sulle spiagge di Valencia dalla Guardia Civil, di cui due sulla spiaggia di Sueca e uno sulla spiaggia di Pinedo. La Guardia Civil ha trovato in un fosso a Catarroja il corpo di una persona travolta dall'acqua. I soccorritori hanno recuperato il corpo senza vita di una quinta persona anche nella città di Sedavi, all'interno del parcheggio sotterraneo di un negozio di mobili. In tutto quasi 17 mila soldati, tra cui militari, guardie civili e polizia nazionale, sono ormai dispiegati nelle zone colpite dalla Dana, nella provincia di Valencia.
La maggior parte degli agenti è al lavoro per recuperare altri corpi alla luce delle centinaia di persone di cui è stata denunciata la scomparsa e che non sono state ancora localizzate. Sul versante dei servizi, si registra un lento ritorno alla normalità. Le autorita' della Generalitat Valenciana hanno annunciato la riapertura di tutte le scuole domani, a eccezione dei tre quartieri più colpiti di La Torre, Horno de Alcedo e Castellar-l'Oliveral. Scuole e istituti apriranno quasi una settimana dopo il fenomeno meteorologico estremo, "a meno che le allerte meteo e le indicazioni del Cecopi non raccomandino diversamente", come precisato dal Consiglio comunale della capitale del Turia.
Il 72% degli utenti di telefonia mobile sono nuovamente collegati alla rete, ma almeno 3 mila case rimangono al buio. La Casa Reale ha confermato che visiterà la cittadina di Chiva nei prossimi giorni, come annunciato dallo stesso Consiglio comunale, uno dei più colpiti dalla Dana. I monarchi dovevano andarci domenica dopo la tappa a Paiporta, ma dopo i violenti incidenti hanno interrotto la loro visita nel valenciano.
Continua l'allerta meteo
Allerta meteo in sei regioni. Il Servizio Meteorologico della Catalogna ha decretato l'allarme rosso in tre aree di Barcellona quali Baix Llobregat, Garraf e Barcelones, mentre nel Valles Occidental, Valles Oriental e Maresme pone l'allerta in forte pericolo, di livello 4 su una scala di 6. Di conseguenza la Generalitat ha inviato messaggi d'allarme ai telefoni cellulari dei residenti delle regioni colpite. A causa dell'arrivo di piogge continue e torrenziali, le autorità chiedono precauzioni estreme, per evitare viaggi inutili e stare lontano da ruscelli e burroni.
Impressionanti le immagini delle piogge torrenziali che ieri hanno colpito soprattutto le regioni di Tarragona in Catalogna e che oggi provocano l'allagamento di strade, edifici e locali situati ai piani terra in località come Castelldefels e Gava, a Barcellona, e hanno messo alla prova i fiumi Llobregat e Francoli.
Per il maltempo causato dal fenomeno meteorologico della Dana, la compagnia ferroviaria Renfe ha deciso di sospendere tutti i collegamenti regionali in Catalogna, il servizio noto come 'Rodalies de Catalunya'. Secondo fonti Renfe, solo i treni già in circolazione continueranno il loro viaggio per raggiungere la loro destinazione, tranne il caso della linea RL3 tra Lleida e Cervera, che rimane operativa. A Barcellona 50 voli cancellati e aeroporto allagato.