AGI - È salito a 213 il numero totale dei morti accertati per le inondazioni che nei giorni scorsi hanno colpito la regione di Valencia in Spagna. 210 sono le vittime nella sola Comunità di Valencia, ma due persone sono morte in Castilla-La Mancha e una in Andalusia. Il numero delle persone ancora disperse, in precedenza quantificato nell'ordine dei 1.900, è invece ora "imprecisato", secondo le autorità spagnole.
A quattro giorni dalle tragiche inondazioni che hanno devastato il sud-est della Spagna, altri rinforzi militari sono arrivati a Valencia per aiutare a cercare i dispersi. In un intervento dal palazzo della Moncloa, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato l'invio di 5.000 soldati e altri 5.000 tra poliziotti e gendarmi per aiutare gli abitanti del sud-est del Paese, devastati dalle drammatiche inondazioni.
In totale, "altri 5.000 soldati" saranno schierati "nelle prossime ore" per aiutare gli abitanti delle zone colpite dal disastro, ha dichiarato Sanchez in un comunicato ufficiale diramato dalla residenza del capo del governo. A questi soldati si aggiungeranno "altri 5.000 agenti di polizia e guardie civili", ha sottolineato.
Nelle ultime ore altre due persone sono morte in Castiglia-la-Mancia e una terza in Andalusia. Tuttavia il bilancio è destinato a crescere ulteriormente poiché molte persone scomparse - secondo diverse stime almeno 1.900 - sono ancora ricercate, in particolare tra le carcasse delle auto ribaltate dalle onde impetuose, che ingombrano i parcheggi e le strade.
Una delle priorità dell'esercito, oltre alla ricerca dei dispersi, è quella di riaprire le strade per consentire la consegna degli aiuti, soprattutto alimentari - al momento insufficienti - sgombrando veicoli e macerie che impediscono la circolazione, e ripristinare l'ordine nei comuni colpiti. Nella periferia di Valencia, oggi il lavoro dei soccorritori e dei soldati si svolge sotto un cielo mite. L'Agenzia meteorologica nazionale (Aemet) ha però avvertito che forti piogge si sarebbero verificate ancora nella provincia di Castellon, nel Nord della regione di Valencia, posta in allerta arancione.
Intanto la Guardia Civil sta trasferendo i resti biologici raccolti nelle zone di Valencia colpite dal fenomeno meteorologico della Dana ai suoi laboratori di Madrid per l'analisi e la successiva identificazione. Questi trasferimenti, secondo quanto riferito dall'istituto, vengono effettuati a bordo di un elicottero appartenente al corpo di Valencia per analizzare i resti nei laboratori centrali del Servizio Criminalistico. Un servizio che verrà erogato in maniera programmata per diversi giorni."I dati di 1.900 persone scomparse - ha spiegato il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska - sono le chiamate che il 112 riceve dicendo che non riescono a trovare i loro parenti, ma questo è dovuto per lo più a difetti di comunicazione. Inoltre, le persone che finalmente trovano i loro parenti non lo denunciano, quindi non possiamo fare previsioni di questo tipo. Valutazioni in questo senso ci porterebbero all'errore e non genererebbero fiducia".
Carlo III solidale Con Filippo VI
Carlo III d'Inghilterra ha inviato una lettera a Filippo VI di Spagna per esprimere le sue "più sincere e sentite condoglianze". "Molti nel Regno Unito hanno forti legami personali con la Spagna e le nostre nazioni sono unite da quanto abbiamo in comune", si legge nel messaggio inviato dal sovrano e pubblicato sulle pagine social di Buckhingham Palace, "Inviamo le nostre più sincere e sentite condoglianze a voi e al popolo spagnolo per la tragica perdita di cosi' tante vite. I nostri pensieri speciali, le nostre preghiere e le più sentite condoglianze vanno a tutti coloro che hanno perso i loro cari e i loro mezzi di sussistenza in questa terribile settimana".