AGI - Un cittadino russo, già imprigionato e picchiato in Cecenia per aver bruciato un Corano, viene ora processato per "alto tradimento" a beneficio dell'Ucraina e rischia fino a 20 anni di carcere. Un tribunale russo ha fissato al 14 novembre la data della prima udienza. All'età di 19 anni, Nikita Jouravel è stato arrestato nel maggio 2023 per aver bruciato un Corano a Volgograd, nel sud-ovest della Russia. È stato poi trasferito in Cecenia, su richiesta delle autorità di questa repubblica russa caucasica a maggioranza musulmana governata con il pugno di ferro dallo spietato Ramzan Kadyrov. Sono state poi rilasciate immagini che mostravano il figlio di Kadyrov, Adam, allora 15enne, mentre picchiava Nikita Jouravel. Il presidente Kadyrov si è detto "orgoglioso" di suo figlio che è stato successivamente designato "eroe della Repubblica cecena" e ha ricevuto una pioggia di decorazioni ufficiali da varie regioni russe.
Nikita Jouravel è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere per "teppismo" e "insulto al sentimento religioso". In un caso separato, il giovane rischia ora fino a 20 anni di carcere per "alto tradimento", secondo il tribunale della regione di Volgograd citato dalle agenzie russe. La prima udienza a porte chiuse è stata fissata per il 14 novembre. Jouravel è questa volta accusato di aver trasmesso ai servizi di sicurezza ucraini (Sbu) un video di un treno che trasportava attrezzature militari russe nel marzo 2023, secondo le agenzie russe che citano gli investigatori.
Dall'inizio dell'assalto russo all'Ucraina nel febbraio 2022, in Russia si sono moltiplicati i casi di "spionaggio", "tradimento", "terrorismo" o "sabotaggio", con condanne molto pesanti emesse dai tribunali. Ramzan Kadyrov, che governa la Cecenia da quasi vent'anni, è un fedele sostenitore di Vladimir Putin. È accusato di molteplici violazioni dei diritti umani in Cecenia. È anche uno zelante sostenitore dell'offensiva russa in Ucraina, dove sono schierate le sue truppe, i "kadyrovtsy", dalla pessima reputazione.