AGI - La campagna elettorale Usa è giunta ormai alle battute finali e si può finalmente a tracciare un primo, parziale bilancio. Se la domanda è "Quanto costa una campagna elettorale a stelle e strisce?", la risposta è una sola: tanto. Tra convention ed eventi, viaggi e ogni tipo di gadget possibile e immaginabile non ci vuole molto a capire che si tratta di cifre del tutto diverse da quelle che siamo abituati a vedere in Europa dove il tetto è fissato a 200mila euro (un paragone con un singolo stato europeo sarebbe troppo limitato dal punto di vista delle dimensioni geografiche ma per avere un parametro in Italia, nel 2022, Giorgia Meloni è diventata premier rendicontando una spesa di 118 mila euro).
Donald Trump e Kamala Harris in cifre
Secondo quanto riportato da Open Secret, organizzazione non governativa con sede a Washington che traccia e pubblica finanziamenti e spese legate alle campagne elettorali, il tycoon avrebbe raccolto (e speso) circa un miliardo di dollari (1.061.315.649 per la precisione, dato aggiornato al 17 ottobre).
Molto meno di quanto raccolto dalla sfidante Kamala Harris (anche se va ricordato che dopo il ritiro dalla competizione di Joe Biden si considerano raccolti da lei anche i contributi raccolti dall'attuale presidente). Per loro la cifra sale a quasi un miliardo e mezzo di dollari (1.491.793.156 al 17 ottobre).
Quando nel 2016 Trump riuscì a battere Hillary Clinton lo fece con una spesa di 430 milioni di dollari. Il che, a fronte dei circa 57 milioni di voti ottenuti, si traduce in circa 7 dollari spesi per singolo voto, circa la metà di quanto speso dalla sfidante sconfitta che utilizzò invece 760 milioni di dollari. Cifre già esorbitanti, ma schizzate al rialzo quattro anni più tardi, nel 2020, quando lo sconfitto Donald Trump raccolse 1,1 miliardi di dollari a fronte del miliardo e 600 milioni raccolti da Joe Biden.
In attesa di capire le cifre definitive di questa tornata elettorale il podio delle competizioni più costose sembra restare comunque nettamente in mano ai Democratici con al primo posto il miliardo e 600 milioni raccolti da Biden nel 2020, seguito dal miliardo e 300milioni delle competizioni del 2008 che vedevano candidato Barack Obama.
La campagna elettorale più costosa della storia
I dati sono ancora parziali ma già un aspetto è chiaro: siamo di fronte alla più costosa campagna elettorale mai vista. Al di là delle spese dei singoli candidati l’intera macchina elettorale arriva infatti a costare molto di più: tra gli 11 e i 14 miliardi di dollari per la precisioni. Fino a ieri l’elezione Usa più costosa era stata quella del 2020 quando furono speri 15,1 miliardi di dollari ma le stime dicono già che quella attuale batterà anche questo record arrivando a sfiorare i 16 miliardi di dollari. Un’esplosione dei costi e dei finanziamenti se si pensa che otto anni fa si erano superati di poco i 6,5 miliardi di dollari.
Parafrasando una celebre frase di Mark Twain viene da pensare che, alla fine, anche questa volta avremo “il miglior governo che i soldi possano comprare”.