(AGI) - Roma, 25 ott. - "Il Washington Post non appoggera' alcun candidato alla presidenza in queste elezioni. Ne' in nessuna elezione presidenziale futura". Cosi' William Lewis, editore e amministratore delegato della celebre testata statunitense. "Stiamo tornando alle nostre origini", che si erano contraddistinte, spiega Lewis in una colonna pubblicata anche online, per "non appoggiare i candidati presidenziali". (AGI)Sub (AGI) - Roma, 25 ott. - Lo stesso Lewis ripubblica quanto scritto dal board editoriale del giornale nel lontano 1960: "Il Washington Post non ha "appoggiato" nessuno dei due candidati nella campagna presidenziale. Questo e' nella nostra tradizione e corrisponde alla nostra azione in cinque delle ultime sei elezioni. Le circostanze insolite delle elezioni del 1952 ci hanno indotto a fare un'eccezione quando abbiamo appoggiato il generale Eisenhower prima delle convention per la nomina e abbiamo ribadito il nostro appoggio durante la campagna. Riteniamo che gli argomenti a favore della sua nomina e della sua elezione fossero convincenti. Ma il senno di poi ci ha anche convinti che sarebbe stato piu' saggio per un giornale indipendente della Capitale evitare un appoggio formale". Le elezioni del 1960, mentre la guerra fredda opponeva Stati Uniti e Urss, si svolsero l'8 novembre e videro sfidarsi il vicepresidente repubblicano uscente, il californiano Richard Nixon e il senatore democratico del Massachusetts, John Fitzgerald Kennedy. Fu un'elezione cruciale che probabilmente cambio' il corso degli eventi. Per certi versi, quelle furono "elezioni del secolo". E poi, tornando a citare il testo del 1960, "questo giornale non e' in alcun modo indifferente alle sfide che il Paese deve affrontare (...) Tuttavia, ci atteniamo alla nostra tradizione di non appoggiare le elezioni presidenziali. Abbiamo detto e continueremo a dire, nel modo piu' ragionevole e sincero possibile, cio' che pensiamo sulle questioni emergenti della campagna. Abbiamo cercato di formare le nostre opinioni nel modo piu' equo possibile, con la guida dei nostri principi di indipendenza, ma liberi da impegni con qualsiasi partito o candidato". (AGI)Sub