AGI - Il presidente Volodymyr Zelensky ha presentato al Parlamento ucraino il suo "piano per la vittoria", sollecitando il contributo centrale dei partner occidentali, mentre da Mosca la presidenza russa invita l'Ucraina a "svegliarsi" perché "la politica di Kiev è senza prospettiva". Una narrazione del conflitto diametralmente opposta, come da manuale propagandistico, nella quale Zelensky ha esordito col denunciare "la coalizione di criminali" costituita da Cina, Corea del Nord e Iran, che sostengono lo sforzo bellico della Russia di Putin.
Mostrandosi fermo e deciso, il presidente ucraino ha affermato che "la Russia deve perdere la guerra", escludendo di cedere territori a Mosca o di accettare un congelamento della linea di fronte poiché "non può esserci alcuno scambio sul territorio dell'Ucraina o sulla sua sovranità". Zelensky ha aggiunto che l'Ucraina e i suoi alleati devono "costringere la Russia a partecipare a un vertice di pace ed essere pronta a porre fine alla guerra".
Rivolgendosi ai partner, il leader ucraino ha esortato l'Occidente a revocare le restrizioni sull'uso di armi a lungo raggio contro la Russia. Una revoca che dovrebbe riguardare tutto il territorio dell'Ucraina occupato dalla Russia e il territorio russo, oltre a chiedere di continuare ad aiutare "l'equipaggiamento delle brigate di riserva delle forze armate ucraine". Ha inoltre sostenuto l'impiego di deterrenti non nucleari nel suo Paese. "L'Ucraina propone di schierare sul suo territorio una serie completa di misure deterrenti strategiche non nucleari, che saranno sufficienti a proteggerci da qualsiasi minaccia militare proveniente dalla Russia", ha proseguito Zelensky, precisando che questo punto è stato dettagliato in un "allegato segreto" al suo piano di vittoria ed era stato presentato a Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia e Germania.
Un altro elemento chiave del "Piano di vittoria" è un invito che gli alleati occidentali dovrebbero inviare a Kiev per la sua adesione, in quanto "d'ora in poi il presidente russo Vladimir Putin deve rendersi conto che i suoi calcoli geopolitici stanno perdendo", ha dichiarato Zelensky. La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. "L'unico piano di pace possibile è che il regime di Kiev comprenda che la sua politica è senza prospettiva e che è necessario svegliarsi", ha detto alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
"Da così tante settimane si parla di una sorta di piano di pace effimero. Molto probabilmente, questo è lo stesso piano degli americani per combatterci fino all'ultimo ucraino, che Zelensky ha ora camuffato e chiamato il 'piano di pace', a quanto pare è così. Non c'è nessun altro piano lì, ha commentato Peskov in un'intervista ai giornalisti rilanciata dall'agenzia Tass. Domani Zelensky giocherà un'altra carta per sperare di concretizzare il suo piano di vittoria: lo presenterà pubblicamente in una riunione del Consiglio europeo, accogliendo l'invito lanciatogli dal presidente dell'istituzione Ue, Charles Michel.