AGI - La Croce Rossa ha fatto sapere che quattro paramedici sono stati feriti in un attacco durante una missione nel sud del Libano. I quattro erano in missione di salvataggio in una casa nella città di Sarbin che è stata bombardata questa mattina dall'esercito israeliano. Si trattava di una operazione in coordinamento con le forze di pace delle Nazioni Unite. Ad un primo attacco aereo ne è seguito un secondo, mentre arrivavano le ambulanze chiamate per i feriti ed è stata in questa circostanza che il personale paramedico è stato ferito. Portati in ospedale, i quattro non sono in pericolo di vita. "Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta provocando traumi cerebrali ai volontari e danni alle due ambulanze", si legge in un comunicato della Croce Rossa
Gli Usa a Israele: "Garantire l'incolumità delle forze Unifil"
In una telefonata al ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha espresso "profonda preoccupazione" per gli spari delle forze israeliane contro le forze di pace dell'Onu in Libano, sottolineando "con forza" l'importanza di "garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze Unifil". A renderlo noto è Cnn, citando un comunicato della Difesa Usa. Nel corso della conversazione telefonica Austin ha anche esortato il suo omologo israeliano a passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico "non appena possibile". Austin ha anche sollevato il tema della situazione umanitaria a Gaza ribadendo con Gallanti che "devono essere prese misure per affrontarla".
Hamas pianificava un '11 settembre' contro Tel-Aviv
I documenti ritrovati dalle truppe israeliane a Gaza "descrivono in dettaglio un potenziale piano di Hamas molto più grande dell'attacco messo a segno il 7 ottobre 2023". Un piano che avrebbe potuto far esplodere un grattacielo a Tel-Aviv, in stile 11 settembre". Lo rivela in esclusiva il Washington Post precisando che "anni prima dell'attacco del 7 ottobre i leader di Hamas hanno pianificato un'ondata molto più letale di attacchi terroristici contro Israele mentre facevano pressioni sull'Iran affinché li aiutasse a realizzare la loro visione di annientare lo Stato ebraico". Questo riportano i documenti sequestrati dalle forze israeliane a Gaza secondo quanto riferito dal quotidiano americano. Si tratta, continua la testata, di "decine di pagine trovate dalle truppe israeliane a Gaza che descrivono e mostrano come i leader dei militanti volessero fondi e addestramento iraniani". Ancora, si legge "i registri elettronici e i documenti che, secondo i funzionari israeliani, sono stati recuperati dai centri di comando di Hamas mostrano una pianificazione avanzata per gli attacchi utilizzando treni, barche e persino carri trainati da cavalli - anche se molti piani erano mal concepiti e altamente impraticabili", secondo esperti in questioni di terrorismo. I piani descritti prevedevano peraltro il coinvolgimento du gruppi di militanti alleati "per un assalto combinato contro Israele da nord, sud e est".
Il Washington Post ha ottenuto "59 pagine di lettere e documenti sulla pianificazione, scritti in arabo, che rappresentano una frazione delle migliaia di documenti che l'IDF afferma di aver sequestrato dall'inizio dell'invasione di Gaza, il 27 ottobre", precisa ancora la testata chiarendo che la decisione di renderli noti arriva in un momento in cui i leader israeliani stanno valutando una possibile rappresaglia in risposta agli oltre 180 missili balistici scagliati dall'Iran contro Israele per vendicare l'uccisione del leader di Hebollah Hasan Nasrallah del 27 settembre. Un funzionario della sicurezza israeliana che ha commentato al Washington Post, in condizione di anonimato, la documentazione ritrovata (considerata "sensibile") ha evidenziato come "Hamas è così determinato a cancellare Israele e il popolo ebraico dalla carta geografica che è riuscito a trascinare l'Iran in un conflitto diretto, in condizioni alle quali l'Iran non era preparato".
15 i morti negli attacchi delle ultime ore in Libano
Il ministero della Sanità libanese ha fatto sapere che almeno 15 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in due aree nel nord del paese e una a sud della capitale. Nove persone sono state uccise e 15 ferite in un "attacco nemico israeliano" nel villaggio di Maaysrah, situato a nord di Beirut. Il ministero ha anche riferito che due persone sono state uccise, quattro ferite e "parti del corpo" non identificate sono state recuperate in seguito a un attacco israeliano a Deir Bella, vicino alla citta' di Batroun, nel nord del Libano. Quattro persone sono state uccise e 18 ferite in un attacco a Barja, a sud di Beirut. Israele ha colpito anche la città meridionale di Nabatieh, dove otto persone sono rimaste ferite.