AGI - È iniziato in Serbia un'imponente operazione di recupero della flotta fluviale nazista affondata nel Danubio durante la ritirata dei tedeschi, incalzati dalle forze sovietiche. Lo smaltimento di una ventina di relitti è stato necessario per l'abbassamento del livello del fiume che li ha portati in superficie rendendo pericolosa la navigazione. Il tratto di Danubio in territorio serbo vicino al porto di Prahovo e alle chiuse della centrale idroelettrica Djerdap 2, la parte navigabile è stata ridotta da 180 a 90 metri.
"Il 6 agosto è stato completato il processo di sollevamento della prima nave H15, che è stata completamente rimossa e posizionata su un pontone da trasporto. L'operazione, riporta Ria Novosti è durata circa tre giorni. Stiamo parlando di un dragamine con una lunghezza di 14 metri e una larghezza di 3. Secondo i dati disponibili, fu costruito nel 1943 nella città di Krems an der Donau. Durante il processo di sollevamento è stato ripulito da sedimenti, munizioni e armi", ha riferito il Ministero dei trasporti serbo. Il finanziamento per il progetto di sollevamento di 21 navi per un importo di 31,5 milioni di euro è stato garantito da un prestito della Banca europea per gli investimenti (Bei) e da una sovvenzione del Quadro per gli investimenti nei Balcani occidentali. Il completamento è previsto per luglio 2028. Durante l'operazione 'Danube Elf' nel settembre 1944, l'esercito tedesco affondò, secondo varie stime, oltre 200 chiatte, navi pattuglia e ambulanza.