AGI - Quattro soldati israeliani sono morti e oltre 60 persone sono rimaste ferite nell'attacco compiuto da Hezbollah con un drone vicino a Binyamina, a sud di Haifa. Lo riferiscono le forze armate israeliane. Tra le decine di persone coinvolte nell'attacco, sette soldati sono rimasti gravemente feriti e altri nove in modo lieve.
Secondo fonti militari citate dai media israeliani, tre velivoli senza pilota sono partiti dal Libano e hanno raggiunto Israele volando sul Mediterraneo. Due sono stati intercettati, mentre un terzo è riuscito a "penetrare in profondità" in territorio israeliano senza che suonassero le sirene di allarme e ha colpito. Secondo il canale saudita "Al-Hadath" il drone "ha lanciato un missile prima di esplodere". Se fosse vera, sarebbe la seconda volta che accade: a maggio Hezbollah aveva attaccato la regione di Metula, con un drone equipaggiato con missili S5 lanciati prima che il velivolo si "suicidasse" precipitando sul suo obiettivo.
L'attacco con "uno squadrone di droni suicidi" nell'area di Binyamina dimostra che "le capacità della resistenza sono ancora forti e in grado di raggiungere le retrovie di Israele", ha detto un alto funzionario di Hezbollah ad Al Jazeera dopo l'attacco. Hezbollah ha anche detto di aver teso un'imboscata ai soldati israeliani che sta effettuando incursioni nel sud e li ha ingaggiati "a distanza ravvicinata" mentre cercavano di infiltrarsi nella periferia di Meiss el-Jabal.
Nelle stesse ore, cinque bambini palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco di droni israeliano a ovest del campo profughi di Al-Shati, a nord di Gaza City, ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che il gruppo di bimbi è stato ucciso mentre stava giocando intorno al Ghaban Cafe.
Il bilancio degli attacchi sul Libano
Sono invece 51 le persone uccise e 174 quelle ferite da ieri negli attacchi israeliani in diverse regioni del Libano. Secondo il ministero della Sanità libanese, le vittime sono state registrate nelle province meridionali del Libano del Sud e di Nabatieh, a circa 73 chilometri a sud di Beirut; la Beqaa orientale e Baalbek-Hermel; così come nel Monte Libano centrale, adiacente a Beirut, e nel nord del Paese. Questa cifra, secondo i dati delle autorità libanesi, porta il bilancio delle vittime a 2.306 e il numero dei feriti a 10.698 dall'8 ottobre 2023.
I raid aerei israeliani su Beirut sono cessati su richiesta di Joe Biden, rivelano Kan news e Ynet secondo cui l'Idf ha avuto precise istruzioni politiche a non effettuare attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese dopo che il presidente degli Stati Uniti ha chiesto al primo ministro israeliano di limitarli nel corso della loro ultima conversazione.
L'agenzia russa Ria Noviosti ha poi citato una fonte israeliana che smentisce le indiscrezioni. "Le notizie della stampa secondo cui la leadership israeliana avrebbe ordinato di non attaccare obiettivi a Beirut non sono vere", ha detto la fonte del governo israeliano, "Le notizie secondo cui il livello politico avrebbe dato istruzioni alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di non attaccare obiettivi a Beirut non sono vere. Israele mantiene la libertà di azione ovunque in conformità con l'individuazione degli obiettivi".
Dagli Usa a Israele il sistema antimissile Thaad
Il Pentagono ha annunciato che invierà il sistema di difesa missilistica Thaad a Israele in chiave anti-Iran. Insieme al sistema di difesa missilistico Thaad, gli Usa invieranno "equipaggio associato di personale militare statunitense in Israele per aiutare a rafforzare le difese aeree di Israele dopo gli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il primo ottobre", ha affermato in una dichiarazione il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Alcune ore prima dell'annuncio del Pentagono, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva scritto un post su X sulle armi inviate dagli Usa a Israele. "Gli Stati Uniti hanno consegnato una quantità record di armi a Israele. Ora stanno anche mettendo a rischio la vita dei loro soldati schierandoli per gestire i sistemi missilistici statunitensi in Israele".