AGI - Un 18enne nepalese è diventato la persona più giovane ad aver scalato le 14 vette più alte del mondo. Nima Rinji ha raggiunto, nella giornata di mercoledì, la sommità dello Shishapangma (8.027 metri), l'ultima cime sopra gli 8mila metri che mancava alla sua particolarissima collezione. I suoi traguardi sono stati registrati e ufficializzati dalla Nepal Mountaineering Association. Il record di Nima è impressionante, racconta la Cnn, soprattutto se si considera il fatto che il Guinness dei primati lo aveva finora assegnato a Mingma Gyabu "David", 30 anni, ovvero molto più "anziano". Il giovane nepalese ha cominciato il suo viaggio nel settembre del 2022 quando riuscì nell'impresa di scalare il Manaslu, una vetta di 8.163 metri, tra le più difficili del Paese. Nei due anni successivi ha aggiunto nel suo palmares le montagne più famose al mondo come l'Everest e il K2.
Nima ha celebrato il tutto sul suo incredibile profilo Instagram, commemorando il completamento di una sfida definita "estenuante". Si legge: "Dedico questo record mondiale al mio progetto, #SherpaPower. Questa vetta non è solo il termine del mio personale viaggio ma un omaggio a ogni Sherpa che abbia osato sognare oltre i confini tradizionali che l'uomo si prefissa. L'alpinismo è più di un lavoro, è una testimonianza della nostra forza, della nostra resilienza, della nostra passione".
Gli sherpa, le guide esperte, del Nepal da generazioni vivono in simbiosi con le alte quote dell'Himalaya e hanno a lungo svolto il ruolo di esploratori e accompagnatori. La loro competenza locale è stata di inestimabile valore per tutti gli stranieri, appassionati e non, che si affacciano e scoprono un paese affascinante come il Nepal. Gli sherpa 'scalatori' svolgono, inoltre, un ruolo chiave nell'organizzazione delle spedizioni alpinistiche internazionali, anche se spesso, ricorda il sito americano, non ricevono il riconoscimento che meriterebbero.
Ed è qui che si inserisce la misssione di Nima: "Attraverso #SherpaPower voglio mostrare alle generazioni più giovani di sherpa che possiamo superare lo stereotipo di essere solo scalatori di supporto e abbracciare il nostro potenziale di avventurieri ed esploratori creativi". Poi l'appello finale: "Non siamo solo guide; siamo pionieri. Che tutto ciò serva a comprendere la dignità del nostro lavoro, la potenza di ciò che abbiamo ereditato e le infinite possibilità del nostro futuro".