AGI - Si rifiutano di combattere a Gaza per non "sottoscrivere la condanna a morte" degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Un gruppo di 130 soldati dell'esercito israeliano si sono opposti alla continuazione dei combattimenti nella Striscia poiché rappresentano una "sentenza capitale" per i 101 ostaggi ancora nell'enclave palestinese.
"E' chiaro che la continuazione della guerra a Gaza non solo ritarda il ritorno degli ostaggi ma mette anche in pericolo la loro vita" si legge in una lettera inviata alle autorita' israeliane "molti sono stati uccisi dai bombardamenti dell'Idf, molti di più di quelli che sono stati salvati nelle operazioni militari".
"Noi, che abbiamo servito e continuiamo a servire con dedizione, rischiando la vita, annunciamo che se il governo non cambia immediatamente rotta e non si adopera per raggiungere un accordo per riportare a casa gli ostaggi, non saremo in grado di continuare a combattere", prosegue il testo.