AGI - "Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'asse del male dell'Iran, che cerca di distruggerci. Questo non accadrà perché saremo uniti e, con l'aiuto di Dio, vinceremo insieme". Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu in un messaggio di condoglianze alle famiglie degli otto soldati israeliani uccisi nel sud del Libano, dove l'Idf sta combattendo contro i miliziani di Hezbollah. "Vorrei inviare le mie più sentite condoglianze alle famiglie dei nostri eroi caduti oggi in Libano, che Dio li vendichi e che il loro ricordo sia una benedizione", ha detto il premier.
Le parole di Netanyahu sono arrivate poco prima della rivendicazione da parte di Hamas dell'attentato di ieri sera a Jaffa, quartiere a sud di Tel Aviv, in cui sono morte sette persone e sono rimaste ferite altre 16. Il movimento islamista ha affermato che i due terroristi che hanno compiuto l'attacco, Mohammad Mesek e Ahmed Himouni di Hebron, sono membri della sua organizzazione. Sei delle sette vittime sono state identificate: si tratta di Revital Bronstein, 24 anni, Ilia Nozadze, 42 anni, Shahar Goldman, 30 anni, Inbar Segev Vigder, 33 anni, Nadia Sokolenco, 40 anni, e di Jonas Chrosis, 26 anni.
⭕️Recap of the IDF’s targeted operations in southern Lebanon:
— Israel Defense Forces (@IDF) October 2, 2024
150+ terrorist infrastructure sites have been destroyed in air strikes, including Hezbollah’s HQ, weapon storage facilities and rocket launchers.
In cooperation with the IAF, our troops have eliminated terrorists and… pic.twitter.com/koNQyEuQJ9
Il raid dell'Iran e le sue conseguenze
Tornando all'attacco missilistico dell'Iran, Israele ha annunciato che risponderà e che le sue forze potranno colpire ovunque in Medio Oriente. Il Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi, in un video da una base aerea nel centro di Israele, lo ha detto a chiare lettere: "Risponderemo. Possiamo individuare obiettivi importanti e possiamo colpirli con precisione e potenza. Abbiamo la capacità di raggiungere e colpire ogni luogo del Medio Oriente e quei nostri nemici che non lo hanno ancora capito, lo capiranno presto".
"Oggi la maschera è calata e la loro malvagità è messa allo scoperto perché tutto il mondo lo veda. Il regime dell'Ayatollah ha rivelato la sua vera natura", ha aggiunto Danny Danon, rappresentante di Israele all'Onu, nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, commentando l'attacco missilistico lanciato ieri da Teheran contro Israele. Gli Stati Uniti "continueranno a sostenere il diritto di Israele a difendersi", ha ribadito, dal canto suo, l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Grinfield che ha aggiunto: "Come il presidente Biden ha sottolineato ieri dopo l'attacco gli Stati Uniti pienamente, pienamente, pienamente sostengono Israele".
La replica dell'Iran
La replica dell'Iran non si è fatta attendere: "Il nostro attacco è stato condotto in base al diritto alla difesa stabilito dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite - ha detto l'ambasciatore iraniano Saeid Iravani, parlando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite -. La nostra risposta è stata proporzionale ai continui attacchi terroristici da parte di Israele negli ultimi due mesi".
Russia e Cina
Per l'ambasciatore russo all'Onu, Vasilij Nebenzja, "sta diventando sempre più chiaro che i piani della leadership di Israele sono quelli di scatenare a qualsiasi costo un conflitto con i suoi maggiori avversari nella regione. È difficile capire se Washington l'ha capito. Washington - ha sottolineato il rappresentante russo - continua a rifornire Israele di armi, nonostante il fatto che siano state usate per eliminare 42 mila palestinesi".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il rappresentante della Cina: "In totale mancanza di rispetto della richiesta della comunità internazionale di cessare il fuoco, Israele ha portato avanti le sue operazioni militari, con il risultato di espandere il conflitto. Chiediamo a tutti le parti - ha aggiunto - e in particolare Israele, a evitare qualsiasi azione che possa portare a un'ulteriore escalation della situazione". Il rappresentante cinese ha inoltre ricordato che "ogni azione di Israele che supera il confine del Libano viola l'integrità territoriale e la sovranità del Libano".
Pioggia di missili dal Libano
Nella giornata di oggi sono stati lanciati più di 240 razzi dal Libano verso il nord di Israele. Lo dicono le forze di difesa israeliane citate dai media di Israele. Circa due ore fa, secondo le IDF, è stata lanciata una raffica di 70 razzi contro la Galilea occidentale, colpendo aree aperte. Altri due razzi sono stati lanciati questa sera contro Avivim, colpendo anch'essi aree aperte, aggiunge l'IDF.
Sempre secondo l'esercito israeliano mezz'ora fa sono stati lanciati altri 30 razzi contro la Galilea occidentale, tutti diretti contro aree aperte. Una persona ha riportato ferite lievi a causa di schegge di vetro da impatto o dalla caduta di schegge durante gli attacchi alla Galilea Occidentale, affermano i medici. Non ci sono altre segnalazioni di feriti.
Contro Tel Aviv anche il rappresentante libanese: "Il governo israeliano e il suo gabinetto hanno ratificato l'invasione di terra del Libano, che è cominciata la scorsa notte. Questo segue undici mesi di aggressione barbara che non ha risparmiato cittadini, testimoni, operatori umanitari, giornalisti, bambini, donne e anziani".