AGI - L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti del nord dello Stato ebraico, comprese le comunità situate lontano dal confine con il Libano, di rimanere nei pressi delle aree protette ed evitare di usare le strade. La direttiva è stata emessa ai residenti di Katzrin, Kiryat Shmona, Safed, cosi' come ai consigli regionali di Golan, Alta Galilea e Merom Hagalil.
Caccia israeliani nelle ultime ore hanno colpito oltre 100 lanciarazzi Hezbollah nel Libano meridionale, che erano pronti a essere usati contro lo Stato ebraico. Lo hanno riferito le forze armate israeliane, precisando che i raid sono iniziati nel pomeriggio e sono stati effettuati in diverse ondate.
Iran: "La nostra risposta sarà schiacciante"
La risposta a Israele del cosiddetto "asse della resistenza", l'alleanza sciita a sostegno di Hamas, sarà "schiacciante" e porterà "alla completa distruzione di questo regime crudele e criminale". A prometterlo, dopo le esplosioni dei dispositivi portatili che hanno portato alla morte di 37 esponenti di Hezbollah in Libano e al ferimento di migliaia di altri, è l'Iran, per voce del comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC), il maggiore generale Hossein Salami. In un messaggio al capo di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah, citato dall'agenzia iraniana Irna, Salami ha sottolineato che Israele affronterà "una risposta schiacciante dall'asse della resistenza" per i suoi atti di terrore in Libano, che sono il risultato della disperazione del regime.
Oltre a condannare "il crimine terroristico del regime occupante, che ha portato al martirio e al ferimento di massa di amati cittadini libanesi e combattenti di Hezbollah", il generale ha dichiarato "che tali atti terroristici, che sono indubbiamente dovuti alla disperazione e ai fallimenti successivi del regime sionista, affronteranno presto una risposta schiacciante dal fronte della resistenza e assisteremo alla completa distruzione di questo regime crudele e criminale".
Mosca avverte: "Evitare lo scenario catastrofico"
Il ministero degli Esteri russo ha messo in guardia Israele da un'operazione su larga scala in Libano e ha invitato a evitare questo "scenario catastrofico".
"Siamo convinti che il lancio di un'operazione militare su larga scala in Libano avrebbe conseguenze devastanti per la sicurezza dell'intero Medio Oriente. È necessario evitare uno scenario cosi' catastrofico", ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova durante un forum a San Pietroburgo.
Citata dall'agenzia TASS, ha esortato ancora una volta tutte le parti coinvolte a contenere e cessare le ostilità. La Russia, ha aggiunto, è pronta a "cooperare strettamente con i partner regionali e internazionali per ridurre le tensioni e stabilizzare la situazione politico-militare" in Medio Oriente.
Mosca aveva già condannato gli attacchi "senza precedenti" contro il Libano, definendoli una "grave violazione della sua sovranità e una seria sfida al diritto internazionale attraverso l'uso di armi non convenzionali".
Il caso dei corpi gettati dai tetti
Le forze armate israeliane hanno annunciato l'apertura di un'inchiesta dopo che soldati sono stati filmati mentre spingevano i corpi senza vita di uomini armati palestinesi giù da un tetto in seguito a uno scontro a fuoco nella città di Qabatiya, in Cisgiordania, vicino a Jenin. "Questo è un incidente grave che non è in linea con i valori dell'Idf e con ciò che ci si aspetta dai soldati dell'Idf", ha affermato l'esercito. Stamane, le truppe israeliane hanno ucciso quattro uomini armati durante gli scontri a Qabatiya, mentre in serata un attacco con drone ha preso di mira altri uomini armati a bordo di un'auto.
Divieto di portare cercapersone in aereo
Le autorità libanesi hanno vietato di portare con sè walkie-talkie e cercapersone sui voli in partenza dall'aeroporto di Beirut fino a nuovo avviso. Lo ha riferito la National News Agency dopo che migliaia di tali dispositivi in dotazione ad Hezbollah sono esplosi nei giorni scorsi. Almeno 37 persone sono state uccise e più di 3.000 ferite tra martedì e mercoledì. Secondo Israele, al quale viene imputata la paternità dell'operazione, il bilancio delle vittime è più alto di quanto riportato, con l'unità d'èlite Radwan di Hezbollah duramente colpita dagli attacchi.