AGI - Ryan Wesley Routh, il 58enne arrestato ieri in Florida con l'accusa di aver tentato di assassinare Donald Trump al golf club di West Palm Beach, in Florida, non aveva una visuale chiara sull'ex presidente e non ha sparato con la sua arma. Lo ha riferito il direttore ad interim del Secret Service, Ronald Rowe.
Stando alle prime risultanze investigative, l'uomo era andato in perlustrazione dell'area dodici ora prima di passare all'azione. Il suo cellulare è risultato alle 2 di mattina nelle "vicinanze dell'area" dove Trump sarebbe andato a giocare a golf dodici ore dopo. Questo particolare fa pensare che l'uomo avesse fatto un sopralluogo per studiare la zona. Nella ricostruzione contenuta nelle otto pagine di incriminazione Mark Thomas, agente speciale dell'Fbi, ha ricordato che "alle 13,31 un agente speciale assegnato alla sicurezza dell'ex presidente che stava camminando lungo il perimetro del Trump International Golf Club, ha visto spuntare un fucile da una fila di alberi. L'agente - ha aggiunto Thomas - ha sparato in direzione del fucile. Un testimone ha visto un uomo, poi identificato come Routh, lasciare l'area, entrare in una Nissan e allontanarsi ad alta velocità".
"Nell'area da cui Routh era scappato - ha continuato l'agente Fbi - sono state trovate una camera digitale, due borse, incluso uno zaino, un fucile carico tipo Sks (versione moderna di un modello sovietico della Seconda guerra mondiale, ndr) con mirino e una busta di plastica nera con dentro cibo. La matricola del fucile era cancellata e non leggibile a occhio nudo". Secondo l'agente Fbi, il fucile non è stato prodotto in Florida, ma "potrebbe essere arrivato attraverso un viaggio interno, o attraverso il commercio con l'estero".
Il fucile Ak-47 è stato mandato al laboratorio dell'Fbi a Quantico, Virginia, per essere analizzato. La matricola è stata parzialmente cancellata e questo rende difficile capire come il mancato attentatore sia entrato in possesso dell'arma. Questo è un passaggio chiave considerato che Routh ha un lungo elenco di precedenti penali, una condizione che gli avrebbe vietato di possedere un'arma.
Al di là di tutto ciò, Routh potrebbe non essere incriminato per aver tentato di uccidere il tycoon o almeno potrebbe risultare difficile per la corte federale dimostrare che l'obiettivo era l'ex presidente. Questo perchè la distanza in cui si trovava il cecchino, al confine con il golf club di West Palm Beach, tra i 300 e i 450 metri da Trump, potrebbe essere considerata troppo alta per confermare l'ipotesi dell'assassinio. A dirlo è stato Dave Aronberg, procuratore statale di Palm Beach.
In un'intervista a Msnbc il procuratore ha ammesso la difficoltà di incriminare il sospettato per un reato legato a Trump, mentre sarebbe più facile accusarlo di aver mirato all'agente del Secret Service, che lo ha individuato e gli sparato quando ha visto il fucile puntato su di lui. Riguardo alla possibilità che Routh possa appellarsi all'insanità mentale per rendere meno grave la sua posizione, il procuratore statale ha risposto che è difficile perchè il sospettato, dopo essere stato scoperto, è scappato, mostrando di essere consapevole della gravità di quanto stava facendo.
In attesa di sviluppi investigativi, Trump è tornato ad accusare i Democratici di "usare un linguaggio altamente incendiario". "Potrei farlo anch'io - ha dichiarato a Fox News - e ci riuscirei molto meglio di loro, ma non lo faccio". Nel mirino del tycoon è finita, come al solito, la sua avversaria, Kamala Harris: "Ha mentito riguardo a Project 2025, ha mentito sull'aborto, ha mentito su tutto, e lei era quella che mi correggeva. E' stato un tre contro uno - ha continuato, riferendosi al duello tv di martedi' su Abc - sono rimasto sorpreso da David Muir (uno dei due moderatori, ndr). Pensavo fosse una persona di alta qualità, invece era solo una persona squallida come tutti gli altri".
Trump ha detto che il presidente Joe Biden e la sua vicepresidente lo hanno dipinto come una "minaccia per la democrazia", mentre loro "raccontano agli americani" di essere i leader dell'"unità" del Paese. "Sono l'opposto, sono le persone che vogliono distruggere il nostro Paese. Sono loro la vera minaccia". Il mancato attentatore, ha detto l'ex presidente, "era in linea con i discorsi di Biden e Harris e ha agito di conseguenza". "La loro retorica - ha aggiunto - ha fatto in modo che finissi nel mirino".
La replica del presidente Usa non si è fatta attendere: ""Ho sempre condannato la violenza politica. Lo farò sempre", ha dichiarato Biden a Filadelfia, sottolineando che gli americani risolvono le loro divergenze "pacificamente alle urne, non con la pistola".