AGI - Il ministero della Salute di Gaza, governata da Hamas, ha riferito che almeno 19 persone sono rimaste uccise e altre 60 ferite nell'attacco israeliano ad al-Mawasi, un affollato campo di tende designato come "zona umanitaria" e che ospita palestinesi sfollati dalla guerra nella Striscia. Situata a ovest della città meridionale di Khan Yunis, al-Mawasi è una striscia di terreno agricolo sabbioso di circa 16 km che si estende lungo la costa mediterranea, con dune e una spiaggia e una pianura nell'entroterra.
È stata designata per la prima volta all'inizio di dicembre dell'anno scorso come "zona umanitaria" dalle Forze di difesa israeliane (Idf), aree dove si dovrebbero garantire sicurezza e accesso agli aiuti internazionali, mentre proseguono gli attacchi militari israeliani alle principali aree urbane della Striscia di Gaza.
In seguito a ordini di evacuazione per altre aree, ai palestinesi è stato chiesto di trasferirsi ad al-Mawasi in più occasioni, portando alla nascita di un consistente campo di rifugiati temporanei.
La designazione di al-Mawasi come zona sicura, ma con poche infrastrutture, è stata criticata da alti funzionari delle Nazioni Unite, tra cui il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che l'ha definita una "ricetta per il disastro" perché ammassare civili in una zona con infrastrutture minime aumenta significativamente i rischi per la salute.
Al-Mawasi, spiega il Guardian, è "tutt'altro che una zona sicura". Nonostante la sua designazione, è stata attaccata dall'Idf in più occasioni. Nel raid più sanguinoso, il 13 luglio, i jet israeliani hanno bombardato al-Mawasi, uccidendo 90 persone e ferendo 300 sfollati, secondo il ministero della Salute di Gaza.
L'esercito israeliano ha dichiarato che l'attacco ha ucciso Mohammed Deif, il leader dell'ala militare di Hamas, ma Hamas ha fatto sapere che Deif è ancora vivo. Anche oggi l'Idf ha detto che ad al-Mawasi i suoi jet hanno "colpito terroristi di rilievo di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area umanitaria".
A complicare ulteriormente la situazione, c'è il fatto che Israele ha spostato i confini della zona di evacuazione numerose volte, sostenendo che i combattenti di Hamas la usano come rifugio. Mentre l'Idf ha utilizzato messaggi di testo in arabo e telefonate per notificare alle persone gli ordini di evacuazione, a 11 mesi dall'inizio della guerra molti palestinesi hanno scarso accesso alle comunicazioni mobili.