AGI - È di almeno 18 morti e 32 feriti il bilancio degli attacchi israeliani che nella notte hanno colpito la provincia centrale siriana di Hama. Sono i numeri forniti dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale tra le vittime ci sono otto combattenti siriani. Nel mirino, "l'area di ricerca scientifica a Masyaf" e altri siti, dove sono stati distrutti "edifici e centri militari". L'obiettivo erano località "dove sono di stanza gruppi filo-iraniani ed esperti di sviluppo di armi", ha aggiunto l'Ong di base a Londra. Le difese aeree di Damasco hanno "abbattuto alcuni" missili e due incendi si sono sviluppati nei siti colpiti, ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
È stato "uno degli attacchi israeliani più violenti" in Siria da anni, ha commentato il capo dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman, sostenendo che nel centro di ricerca colpito lavoravano esperti iraniani "che sviluppavano armi, tra cui missili di precisione e droni". Nessuna dichiarazione da Israele che come al solito non commenta: la posizione, ripetuta più volte, è che lo Stato ebraico non intende consentire all'Iran di espandere la sua presenza nella regione e colpisce le rotte di rifornimento di armamenti indirizzati ai gruppi legati a Teheran.
Nasser Kanani, portavoce del ministero degli Esteri iraniano, ha "condannato fermamente questo attacco criminale del regime sionista sul suolo siriano". A fine agosto, diversi combattenti filo-iraniani sono morti in raid nella regione centrale siriana di Homs, mentre alcuni giorni dopo l'esercito israeliano ha rivendicato l'uccisione di un numero imprecisato di miliziani della Jihad Islamica in un attacco in Siria, vicino al confine libanese.
Iran condanna attacco "criminale" Israele su Siria
L'Iran ha accusato Israele di aver compiuto quello che ha definito un attacco "criminale" nella Siria centrale. "Condanniamo fermamente questo attacco criminale del regime sionista sul suolo siriano", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanaani, in una conferenza stampa a Teheran, invitando gli alleati di Israele a "smettere di sostenerlo".