AGI - La polizia sudcoreana ha annunciato di aver aperto un'indagine contro il servizio di messaggistica Telegram, che accusa di "incoraggiare" la diffusione di contenuti pornografici falsi utilizzando in particolare immagini di minorenni. Questi contenuti, cosiddetti "deepfake porno", sono montaggi pornografici generati con l'intelligenza artificiale in cui i volti degli individui vengono incollati su foto o video a sfondo sessuale.
"Telegram non ha risposto alle nostre precedenti richieste di informazioni sugli account degli utenti durante precedenti indagini sui crimini legati a Telegram", ha affermato il capo dell'ufficio investigativo della polizia nazionale Woo Jong-soo. "Alla luce di questi crimini, l'Agenzia nazionale di polizia di Seul ha aperto le sue indagini per favoreggiamento in questi crimini", ha aggiunto Woo in una conferenza stampa. La polizia ha ricevuto 88 segnalazioni la scorsa settimana e ha identificato 24 sospetti, ha detto. Secondo la polizia la maggior parte delle vittime sono ragazze, il 60% delle quali minorenni.
La criminalità online è molto diffusa in Corea del Sud secondo gli attivisti, che citano in particolare lo sfruttamento di telecamere spia e la pubblicazione di "revenge porno" (contenuti pornografici privati condivisi senza consenso). L'indagine aperta dalla polizia di Seul arriva dopo l'arresto, avvenuto il 28 agosto in Francia, del boss di Telegram Pavel Durov. Dopo quattro giorni di rinvio a giudizio, il miliardario è stato rilasciato ma è sottoposto a un pesante controllo giudiziario, compreso il divieto di lasciare il territorio francese. La polizia sudcoreana è impegnata a collaborare con "varie agenzie investigative, tra cui la Francia", ha assicurato Woo.