AGI - Un incidente aereo che si trasforma in un giallo a sfondo militare e sfuma in una polemica politica: in una manciata di ore la perdita di uno degli F-16 che l'Ucraina ha tanto faticosamente ottenuto dall'Occidente ha attraversato tutto lo spettro delle ipotesi e ha spinto Kiev e Washington a indagare insieme su quanto è realmente accaduto durante un tentativo di respingere un massiccio attacco aereo russo.
Tre personaggi in cerca di un caccia
Ci sono tre nomi che bisogna tenere a mente in questa storia: quello di Oleksiy Mes, conosciuto come "Moonfish", uno dei top gun dell'aviazione ucraina; quello di Mariana Bezugla, deputata del parlamento di Kiev e spina nel fianco delle forze armate ucraine e quello di Rodion Miroshnik, diplomatico russo incaricato di sovrintendere ai "crimini commessi dal regime di Kiev". Il capo dell'aeronautica militare ucraina, Mikola Oleshchuk, ha dato l'annuncio dell'avvio di un'inchiesta congiunta con gli Stati Uniti dopo che Bezugla lo aveva accusato di nascondere che l'F-16 è stato abbattuto dal 'fuoco amico', in particolare da una batteria di Patriot donata dagli americani.
Un'ipotesi alimentata da Miroshnik che subito dopo l'incidente aveva fatto pesante ironia sull'accaduto: "Un degno inizio per l'"arma miracolosa" americana "nelle mani dei "beduini", aveva detto il diplomatico citato da Ria Novosti. "Vi assicuro che è già in corso un'analisi dettagliata di quanto accaduto", ha scritto Oleshchuk sul suo account Telegram, affermando di aver ricevuto un "rapporto preliminare" dagli Stati Uniti. Il comandante dell'aviazione ucraina ha respinto le accuse di Bezugla assicurando che "nessuno ha nascosto nulla o nasconde nulla" e accusando la deputata di usare la tragedia per "screditare" la gerarchia dell'esercito ucraino. "Ancora una volta avete gettato fango su di me personalmente e sull'Aeronautica militare. Avete screditato i produttori di armi americani, il principale alleato dell'Ucraina", ha aggiunto Oleshchuk.
Le accuse di insabbiamento
Quando l'esercito ucraino ha confermato lo schianto, per ragioni ancora poco chiare, e la morte del pilota, subito la deputata della Rada ha criticato le forze armate ucraine accusandole di nascondere le informazioni sull'incidente. "Non vedo alcuna smentita ufficiale riguardo l'F-16 da parte del comando dell'aeronautica militare, perché questo silenzio, signor Oleshchuk? Qual è la sua posizione?" ha detto.
Bezugla ha rincarato la dose dicendo che almeno tre volte un velivolo è rimasto vittima del fuoco amico della difesa aerea ucraina e che l'aviazione ha cercato di nascondere l'incidente finché non ne hanno parlato fonti straniere. In effetti è stato il Wall Street Journal, citando fonti, a riferire che il primo dei caccia forniti dall'Occidente si era schiantato a causa di un errore del pilota.
Tra il top gun ucciso era stato uno dei maggiori promotori della campagna per ottenere gli F-16 dall'Occidente. Moonfish e un altro pilota, Andriy Pilshchikov, noto come "Juice", giovani ed entusiasti, fluenti in inglese e disposti a combattere per portare i jet statunitensi nei cieli ucraini, erano il volto che Kiev aveva dato agli sforzi per ottenere i caccia.
Moonfish e il sogno di pilotare un F-16
Pilotare l'F-16 era il loro sogno e quando Juice morì in un incidente aereo durante una missione di combattimento lo scorso agosto, Moonfish si diede l'obiettivo di realizzarlo. Uomo schietto e di poche parole, profondamente appassionato di aviazione, capace di tenere le emozioni sotto controllo e grande conoscitore degli F-16, Moonfish dovette prendere il posto del loquace e affascinante Juice.
"Andriy era l'uomo delle idee e la principale forza trainante dietro tutto", ebbe a dire Moonfish in un'intervista alla Cnn, "e mi sento responsabile nei suoi confronti per garantire che questi aerei arrivino". Fu lui a parlare della difficoltà di completare in metà del tempo un addestramento che in genere richiede un anno. "Avremmo avuto modo per studiare completamente il jet in tempo di pace, ma ora non ne abbiamo la possibilità", disse.
In una dichiarazione rilasciata dopo l'incidente, l'aeronautica militare ucraina, che gli ha conferito postumo il grado di colonnello, ha affermato che Moonfish ha distrutto tre missili da crociera e un drone d'attacco prima di morire nell'incidente.
Il comandante supremo nel mirino della deputata
Ed è con la morte di Moonfish che torna in scena la deputata Bezuhla, costantemente critica nei confronti dei capi militari con cui il presidente Volodymyr Zelensky aveva già i suoi problemi e in particolare con il comandante in capo Valerii Zaluzhnyi, poi licenziato nel febbraio scorso.
Tolto di mezzo Zaluzhnyi, Bezuhla è passata a criticare il comandante delle forze congiunte delle forze armate dell'Ucraina Yurii Sodol, che ha definito un "criminale", un "macellaio" e un "assassino", finché a giugno non è stato rimosso. Il 15 luglio, quando le è stata tolta la presidenza della sottocommissione per la vigilanza e il controllo civile democratico nel comitato parlamentare per la sicurezza nazionale, ha sostenuto che la decisione era correlata alle sue dichiarazioni sui problemi nelle forze armate.
Il suo curriculum non le dà torto: tra le sue proposte di legge ce n’è una del 5 maggio 2022 - meno di due mesi dopo l'inizio della guerra - che se fosse stata approvata avrebbe consentito ai comandanti di sparare ai soldati che, durante i combattimenti, si fossero rifiutati di eseguire gli ordini.
Una vecchia tradizione dell'esercito zarista prima, sovietico poi sia durante la Prima che la Seconda Guerra Mondiale.
E i russi?
Intanto gongolano: la prima missione degli F-16 è stato un disastro e qualunque cuneo conficcato nella nomenklatura militare ucraina fa il loro gioco. Ricordate Miroshnik, il diplomatico russo che si fa beffe degli ucraini? Sua è la battuta chiave in tutta questa vicenda: "L'esercito ucraino non ha permesso ai militari russi di ricevere un bonus per la distruzione dell'aereo, dato che hanno fatto tutto da soli".