AGI - La terza serata della convention Democratica a Chicago celebra la classe media e il sogno americano. Lo fa con l’atteso intervento dell’ex presidente Bill Clinton e con la celebrazione del candidato vice Tim Walz. C’è stato molto altro, dall’arrivo sul palco di Stevie Wonder che ha invitato a “scegliere la gioia sulla rabbia”, a quello della star televisiva d’America Oprah Winfrey, che ha ripreso lo slogan lanciato la sera prima da Michelle Obama, il “do something”, fai qualcosa per condurre Kamala Harris alla vittoria il 5 novembre.
Ma i momenti più forti e simbolici sono stati quelli di Clinton e Walz, così diversi ma uniti nel parlare alla classe media, la vera chiave per vincere. L’ex presidente è il leader che più di tutti nel partito è capace di colpire nel cuore i moderati, gli indipendenti. E lui lo ha fatto, passando dalla citazione pop del McDonald’s, ricordando il passato di Harris da lavoratrice nella catena americana (“sono contento perché da presidente batterà il mio record di maggior tempo passato al McDonald’s”), al tributo dei lavoratori, dell’America rurale, delle gente che porta avanti il lavoro in silenzio e anche del football, di cui Walz è stato coach ai tempi del liceo. E poi l’appello a votare per “poter essere orgogliosi per il resto della propria vita”.
Walz ha seguito la stessa linea, mettendo a confronto la visione Repubblicana e quella Democratica, riassunta in una battuta: “Alcuni Stati hanno messo al bando i libri dalle loro scuole, noi la fame dalle mostre”. Ma anche ricordato che nell’agenda di Harris c’è il taglio delle tasse alla classe media e la riduzione dei costi dei farmaci di prima necessità. La platea di migliaia di delegati e ospiti ha accompagnato ogni passaggio con ovazioni, clima molto elettrico, quello che aveva convinto Clinton lunedì a stracciare il discorso e riscriverlo per metterci più gioia. Molte volte la platea ha intonato il coro patriottico “Usa Usa”, per strapparne l’esclusiva ai conservatori.
Finale con l’ingresso sul palco di tutta la famiglia Walz, inclusa la moglie che finora ha scelto un ruolo laterale, evitando protagonismi. Harris ha seguito la serata dall’hotel che la ospita a Chicago, evitando di rubare la scena al suo vice, in attesa della serata finale, che chiuderà la convention e lancerà il conto alla rovescia verso l’Election Day. Mentre a tarda notte, con l’arena di Chicago ormai svuotata, i delegati arrivati dal Minnesota, lo stato di Walz, continuano a intonare cori e a invocare il nome del candidato vice, felici di vivere una giornata da protagonisti grazie al governatore coach e al suo messaggio di unità.