AGI - La contraerea russa ha respinto un attacco di droni ucraini su Mosca nella notte, "uno dei più massicci attacchi" sulla capitale russa dall'inizio della guerra. "Undici droni sono stati distrutti" su Mosca e la regione circostante, ha affermato il ministero della Difesa russo, in uno "dei più grandi tentativi di attaccare Mosca con i droni", ha aggiunto il sindaco della città Sergei Sobyanin, secondo cui non sono stati segnalati danni o vittime.
In mattinata intanto il Parlamento ucraino ha dato il via libera con un'ampia maggioranza all'adesione del Paese alla Corte penale internazionale. I deputati hanno approvato lo Statuto di Roma, il trattato istitutivo della Corte penale internazionale, una decisione che aprirà "maggiori possibilità di punire i russi e rafforzerà l'isolamento della Russia", ha dichiarato la deputata Yevgenia Kravchuk.
Kiev continua a prendere di mira gli impianti di petrolio e gas in Russia, in quella che ha definito una rappresaglia per gli attacchi alle sue infrastrutture energetiche. Domenica i droni ucraini hanno attaccato un deposito di petrolio nella regione meridionale russa di Rostov, provocando un vasto incendio, ha affermato il governatore locale.
L'Ucraina prosegue la sua offensiva nella regione di Kursk: il capo dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrskyi, ha detto che le forze di Kiev sono penetrate per 28-35 km nella regione, mentre Mosca sta spostando alcune delle sue truppe da altre direzioni per rafforzare le posizioni sul posto e limitare l'attacco ucraino. La Russia ha formato tre nuovi raggruppamenti militari per rafforzare la sicurezza nelle regioni confinanti con l'Ucraina, ha affermato il ministro della difesa russo, Andrei Belousov.
Sempre secondo Kiev, un gran numero di militari russi, presumibilmente centinaia, si sono arresi durante l'offensiva di Kursk iniziata il 6 agosto. L'incursione ucraina gela "ogni possibilita' di colloqui tra Mosca e Kiev finche' l'Ucraina non sarà completamente sconfitta", ha affermato Dmitry Medvedev, vice capo del consiglio di sicurezza russo. E Mosca continua ad accusare l'Occidente di essere dietro l'attacco ucraino: il quotidiano Izvestia, vicino al Cremlino, scrive che i servizi di intelligence statunitense, britannico e polacco sono coinvolta nella preparazione dell'invasione ucraina di Kursk. Voldymyr Zelenski ribadisce che gli alleati dell'Ucraina non sono stati informati in quanto avrebbero escluso il piano come "irrealistico".