AGI - La procura federale tedesca ha emesso un mandato d'arresto contro un sospettato di nazionalità ucraina per il sabotaggio del 2022 dei gasdotti Nord Stream. È quanto riferisce la stampa tedesca. Secondo l'emittente ARD e i giornali Die Zeit e Sueddeutsche Zeitung, a giugno era stato richiesto un mandato d'arresto europeo per l'uomo, il cui ultimo indirizzo conosciuto è in Polonia. Non è ancora chiaro il motivo per cui le autorità polacche non sono riuscite ad arrestare il sospettato, e si ritiene che l'uomo sia fuggito.
Varsavia ha confermato di aver ricevuto a giugno un mandato di arresto tedesco per un uomo ucraino sospettato di aver sabotato il gasdotto Nord Stream nel 2022. L'ufficio del procuratore polacco ha dichiarato a France Presse che l'indiziato è partito per l'Ucraina prima di poter essere arrestato.
La procura non commenta ufficialmente, ma secondo i resoconti di stampa gli investigatori tedeschi ritengono che l'ucraino, chiamato solo Volodymyr Z., sia stato uno dei sommozzatori che hanno piazzato ordigni esplosivi sulle condutture Nord Stream. Gli investigatori tedeschi hanno anche identificato altri due ucraini, un uomo e una donna, che avrebbero agito come sommozzatori negli attacchi, ma nei loro confronti non è stato ancora emesso alcun mandato di cattura.
Nel settembre 2022, pochi mesi dopo l'inizio dell'invasione della Russia in Ucraina, quattro grandi fughe di gas erano state scoperte sui due gasdotti Nord Stream, al largo dell'isola danese di Bornholm, dopo che gli istituti sismici avevano registrato due esplosioni sottomarine. Il gasdotto Nord Stream 2, raddoppio di quello già in funzione, era stato, ancor prima del conflitto, fonte di grande tensione tra Usa e Germania in quanto avrebbe aumentato la dipendenza energetica dell'Europa dal Cremlino. Il sabotaggio ha però fatto sì che non entrasse mai in funzione.