AGI - Teheran ha respinto gli appelli dei Paesi occidentali a rinunciare alla rappresaglia su Israele dopo l'uccisione del leader di Hamas mentre era ospite della Repubblica islamica. Secondo il ministero degli Esteri iraniano, citato dal Times of Israel, le richieste di moderazione nei confronti di Israele da parte di Francia, Germania e Regno Unito "mancano di logica politica e contraddicono i principi del diritto internazionale".
"La dichiarazione di Francia, Germania e Gran Bretagna non ha sollevato obiezioni ai crimini internazionali del regime sionista e chiede sfacciatamente all'Iran di non intraprendere alcuna azione deterrente contro un regime che ha violato la sua sovranità e integrità territoriale", ha affermato il portavoce del ministero degli esteri Nasser Kanani. Oltre a "mancare di logica politica" la richiesta "va contro i principi e le regole del diritto internazionale e costituisce un sostegno pubblico e pratico" per Israele.
Nel loro appello, Regno Unito, Francia e Germania avvertivano che se attaccherà Israele, l'Iran "si assumerà la responsabilità" dell'escalation nella regione. "Siamo profondamente preoccupati per l'acuirsi delle tensioni nella regione e siamo uniti nel nostro impegno per la riduzione della tensione e la stabilita' regionale scrivevano i tre Paesi "In questo contesto, chiediamo all'Iran e ai suoi alleati di astenersi da attacchi che potrebbero ulteriormente intensificare le tensioni regionali e mettere a repentaglio la possibilità di concordare un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Nessun Paese trarrà vantaggio da un'ulteriore escalation in Medio Oriente", conclude la dichiarazione.
Israele pronto a rispondere
Non importa quanto massiccio e riuscito sarà l'attacco iraniano su Israele: se il regime degli ayatollah colpirà lo Stato ebraico, la reazione sarà diretta sul territorio della repubblica islamica. È il messaggio che Israele ha trasmesso negli ultimi giorni agli Stati Uniti e a diversi Paesi europei, secondo quanto riporta l'emittente radiofonica dell'Idf citata dal Times of Israel.
Senza citare le fonti, la radio afferma che il governo israeliano ha chiarito di essere determinato ad attaccare l'Iran anche se un potenziale attacco di Teheran non causasse vittime.
Meloni sente Netanyahu
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'ambito dei continui contatti che sta intrattenendo sulla crisi in Medio Oriente, ha avuto oggi - informa una nota di palazzo Chigi - una nuova conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. La premier Meloni ha reiterato - viene sottolineato - il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto.
Meloni ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar per la risoluzione del conflitto in Medio Oriente.
Nel riconoscere il diritto all'autodifesa di Israele, il presidente del Consiglio - informa una nota di palazzo Chigi - ha sottolineato l'importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, Unifil, in cui l'Italia gioca un ruolo di primo piano.