AGI - L'ex primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina e altre sei persone sono state accusate di fronte a un tribunale di Dacca per almeno una delle centinaia di morti avvenute durante le proteste e culminate con le dimissioni e la fuga del leader della Lega Awami. Se il tribunale accoglierà la richiesta di incriminazione sarà il primo caso aperto contro l'ex premier, che ha governato ininterrottamente il Bangladesh dal 2009 fino alle dimissioni il 5 agosto scorso, seguite da una fuga in India.
Secondo i media locali del Bangladesh, le accuse mosse contro l'ex primo ministro e sei suoi collaboratori avrebbero a che fare con la morte del proprietario di un negozio di alimentari in una sparatoria del 19 luglio nel quartiere Mohammadpur della capitale. Secondo le stime dell'EFE, sono oltre 400 le persone morte in Bangladesh dallo scorso 1 luglio, quando sono iniziate le mobilitazioni studentesche contro Sheikh Hasina.
Quella che era iniziata come una protesta degli studenti contro un controverso sistema di quote nel pubblico impiego per i discendenti degli ex combattenti della guerra di liberazione del Bangladesh (1971), è diventata in breve una "rivoluzione" che si è conclusa con la precipitosa partenza di Hasina e la formazione di un governo ad interim guidato dal premio Nobel per la pace Muhammad Yunus.