AGI - L'Ucraina ha ampliato la sua offensiva in territorio russo e, dopo l'attacco dei giorni scorsi nella regione di Kursk, ha preso di mira la notte scorsa quella di Lipetsk, dove sono stati colpiti con i droni l'aeroporto militare e una centrale elettrica a circa 200 chilometri dal confine. L'offensiva transfrontaliera è l'attacco più significativo contro il territorio russo dallo scoppio della guerra nel febbraio 2022. Secondo l'esercito russo, partecipano circa 1.000 soldati e una ventina di mezzi corazzati e carri armati. Nelle stesse ore è stato registrato un attacco russo a un supermercato nella città di Kostyantynivka, nell'Ucraina orientale, costato la morte di 10 persone e il ferimento di altre 35, secondo le autorità locali.
L'Ucraina non si è ufficialmente assunta la responsabilità dell'operazione, ma il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato in un discorso ieri che la Russia deve "sentire" le conseguenze della sua invasione. "La Russia ha portato la guerra nella nostra terra e dovrebbe sentire ciò che ha fatto", ha detto senza riferirsi direttamente all'offensiva. Nelle prime ore di venerdì, le autorità di diverse regioni russe hanno avvertito di attacchi aerei. Il ministero della Difesa russo ha riferito che un totale di 75 droni sono stati abbattuti nelle regioni di Belgorod, Kursk o Lipetsk o nell'annessa penisola di Crimea.
Kiev conferma l'attacco a Lipetsk
Le agenzie di stampa russe TASS e RIA Novosti, citando i servizi di emergenza locali, hanno riferito di un incendio in una base aerea dell'esercito nella regione di Lipetsk, che non confina con l'Ucraina, poco dopo che il governatore regionale, Igor Artamonov, aveva avvertito di "un massiccio attacco di droni" e aveva decretato lo stato di emergenza, revocato poche ore dopo. È stata ordinata l'evacuazione di quattro comunità a causa dell'attacco, che ha causato danni a una centrale elettrica e interruzioni di corrente. Secondo le prime informazioni sarebbero rimaste ferite almeno sei persone.
L'esercito ucraino ha confermato di aver effettuato nella notte un attacco "riuscito" contro un aeroporto militare nella regione russa di Lipetsk e contro attrezzature antiaeree nella regione ucraina occupata di Donetsk. "Durante l'attacco (contro Lipetsk) sono stati colpiti magazzini con bombe aeree guidate e diverse strutture nelle vicinanze dell'aerodromo", ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine sul canale Telegram.
Queste offensive aeree si sovrappongono all'incursione delle forze di Kiev nella regione di Kursk. Secondo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW), le truppe ucraine hanno ottenuto significativi guadagni territoriali dall'inizio dell'offensiva. "I video geolocalizzati e le affermazioni russe indicano che le forze ucraine hanno continuato ad avanzare rapidamente nella regione di Kursk l'8 agosto, e che sarebbero presenti in aree fino a 35 chilometri dal confine", dicono gli analisti, pur se "molto probabilmente non controllano" tutto il territorio.
Il ministero della Difesa russo ha assicurato che "l'operazione per distruggere le unità dell'esercito ucraino continua" con bombardamenti, razzi e colpi di artiglieria contro le truppe che hanno attraversato il confine. Mosca ha inviato rinforzi per "sventare i tentativi di penetrazione" all'interno del Paese. Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di una "provocazione su larga scala" da parte di Kiev. Gli alleati internazionali dell'Ucraina sono rimasti sorpresi dall'incursione. Il Dipartimento di Stato americano ha espresso sostegno a Kiev ma non ha commentato direttamente l'operazione.
Mosca invia rinforzi: "Respinto uno sbarco a Kherson"
L'esercito russo ha annunciato che sta dispiegando più truppe e munizioni per fermare l'incursione ucraina nella regione di Kursk, in particolare nella zona di Sudzha, dove l'emergenza e' passata da livello "regionale" a "federale", il piu' elevato. . "Le colonne che marciano verso le aree della missione includono sistemi missilistici a lancio multiplo BM-21 Grad, pezzi di artiglieria trainati, carri armati, veicoli cingolati pesanti, veicoli Ural e Kamaz", ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe.
Le forze russe hanno poi riferito di aver respinto il tentativo di sbarco da parte di un gruppo di sabotaggio e ricognizione delle operazioni speciali della Marina ucraina a Capo Kinburn, nella regione di Kherson. "Fino a 16 sabotatori a bordo di due motoscafi e protetti da due imbarcazioni di supporto antincendio hanno tentato di atterrare sulla riva", ha affermato il ministero. I sabotatori hanno subìto le loro prime vittime sulla riva, quando hanno colpito un campo minato, e gli altri sono stati uccisi da armi leggere", ha affermato. "Alla fine, il gruppo ha perso 12 soldati ed entrambe le imbarcazioni sono state distrutte dall'artiglieria e dai sistemi missilistici guidati anticarro", conclude la Difesa russa.