Starmer: "Dopo il falso allarme non abbassiamo la guardia"

AGI - Nonostante ieri le proteste violente dell'estrema destra siano state disinnescate grazie anche alle contromanifestazioni organizzate in tutto il Regno Unito, il primo ministro britannico Keir Starmer ha convocato anche per oggi una nuova riunione del comitato di emergenza. "Ora è importante non abbassare la guardia - ha detto alla stampa - ed è per questo che più tardi ci sarà un altro incontro 'Cobra' con le forze dell'ordine, con gli alti ufficiali di polizia, per riflettere su ieri sera, ed essere pronti anche per i prossimi giorni", ha detto il capo del governo. Il Primo ministro ha aggiunto che l'andamento delle proteste di ieri sera si è rivelato "molto migliore del previsto". Ma, ha aggiunto, "è molto importante che io continui le mie conversazioni, coordinandomi con le forze dell'ordine, con i leader della polizia, per assicurarmi che abbiamo gli agenti giusti al posto giusto, per continuare a promuovere la risposta della giustizia".

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Molti responsabili degli atti vandalici sono stati arrestati e alcuni sono stati rapidamente accusati e condannati a pene detentive. "Lo ripeto: chiunque venga coinvolto in rivolte, qualunque sia il motivo addotto, sentirà tutto il peso della legge. È importante, lo ripeto, perché dobbiamo fare in modo che nei prossimi giorni si possa dare il necessaria tranquillità alle nostre comunità, molte delle quali - con alcune ho parlato questa mattina - sono molto preoccupate per la situazione", ha aggiunto.

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Più di 400 persone sono state arrestate nell'ultima settimana a causa delle rivolte, iniziate il 30 luglio dopo l'omicidio a coltellate di tre ragazze in un centro ricreativo a Southport, nel nord-ovest dell'Inghilterra, da parte di un ragazzo di 17 anni nato in Galles da genitori ruandesi. I gruppi di estrema destra - che durante gli scontri hanno lanciato bottiglie e pietre contro la polizia e hanno dato fuoco a veicoli e bidoni della spazzatura - hanno reagito dopo che sui social network sono circolati false informazioni secondo cui l'adolescente era un richiedente asilo appena giunto dalla Manica.