AGI - La regione russa di Kursk è stata nuovamente presa di mira da attacchi missilistici e di droni, dopo un'incursione e attacchi del giorno prima da parte dell'esercito ucraino che avevano provocato cinque morti e dozzine di feriti. Lo riferiscono le autorità locali. "Due missili ucraini sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea nella regione di Kursk", ha scritto su Telegram il governatore regionale ad interim Alexei Smirnov, secondo il quale in questa regione al confine con l'Ucraina sono stati abbattuti anche tre droni.
Ieri la regione di Kursk è stata teatro di un'intrusione armata da parte delle forze ucraine che comprendevano, secondo il ministero della Difesa russo, circa 300 soldati, 11 carri armati e una ventina di altri veicoli blindati. Il ministero ha affermato di aver distrutto 16 veicoli. Secondo le autorità, cinque persone, tra cui due membri dell'equipaggio di un'ambulanza, sono rimaste uccise negli attacchi e altri venti sono rimaste ferite.
La Russia aveva lanciato ieri mattina trenta droni kamikaze iraniani Shahed contro il territorio ucraino. Secondo quanto riferito dall'aeronautica di Kiev nel suo ultimo rapporto, i velivoli sono stati lanciati dai territori di Primorsko-Akhtarsk e Yeisk, entrambi situati nel sud-ovest della Federazione Russa, e sono statit utti abbattuti.
Le intercettazioni sono avvenute nelle regioni ucraine di Kiev (nord), Cherkasy (centro), Khmelnitsky e Vinitsia (ovest), Mikolayiv e Kherson (sud) e Kharkiv (nord-ovest). Per l'abbattimento, le forze armate ucraine hanno utilizzato pattuglie mobili, unità missilistiche antiaeree e mezzi di guerra radioelettronici.