AGI - Il corrispondente del Wall Street Journal è stato il primo giornalista occidentale a essere arrestato per spionaggio in Russia dai tempi della Guerra Fredda: è stato fermato nel marzo 2023 durante un viaggio per un reportage nella città degli Urali di Ekaterinburg, il processo è cominciato il 26 giugno e si è concluso con la condanna a 16 anni di detenzione il 19 luglio dopo 15 mesi di carcerazione.
I pubblici ministeri russi hanno accusato Gershkovich di lavorare per la Cia e di "raccogliere informazioni segrete" sul principale produttore di carri armati del Paese negli Urali - affermazioni che secondo Washington sono inventate. Il Cremlino non ha fornito alcuna prova pubblica per le accuse, affermando solo che è stato colto "con le mani nel sacco".
Il 32enne ha trascorso quasi 15 mesi nella famigerata prigione Lefortovo di Mosca dopo il suo arresto. Il Dipartimento di Stato Usa ha dichiarato che le accuse contro di lui hanno "zero credibilità", mentre il Wall Street Journal ha detto che è stato arrestato per "aver semplicemente fatto il suo lavoro". Washington ha accusato Mosca di arrestare i suoi cittadini con accuse infondate per usarli come merce di scambio per ottenere il rilascio di russi condannati all'estero.
Pochi giorni dopo l'annuncio della data del processo, Mosca ha dichiarato di essere in attesa di una risposta da parte di Washington sulle idee presentate dalla Russia per un eventuale scambio di prigionieri. Il presidente Vladimir Putin ha lasciato intendere di voler vedere Gershkovich liberato come parte di un accordo di scambio di prigionieri con gli Stati Uniti, per ottenere il rilascio di un uomo russo imprigionato in Germania per aver ucciso un comandante separatista ceceno in esilio.
Il presidente Usa Joe Biden, che ha definito Gershkovich coraggioso per il suo reportage in Russia, ha detto che la sua amministrazione lavorerà "ogni giorno" per riportare a casa il reporter. La Russia detiene altri cittadini statunitensi nelle sue carceri, tra cui il marine Paul Whelan, in prigione da più di cinque anni con l'accusa di spionaggio, e anche lui liberato oggi.
Cresciuto nel New Jersey e parlando correntemente il russo, Gershkovich ha lavorato per sei anni in Russia, dove è rimasto anche quando decine di altri giornalisti occidentali se ne sono andati in seguito all'offensiva di Mosca in Ucraina. Nel 2017 si è trasferito nella capitale russa per lavorare per il piccolo quotidiano in lingua inglese The Moscow Times, dove ha prodotto alcune delle storie più importanti del giornale con un budget ridotto al minimo. Ha poi lavorato per l'AFP prima di diventare corrispondente da Mosca per il Wall Street Journal, settimane prima che il Cremlino inviasse le truppe in Ucraina.