AGI - Un'antica città sotterranea risalente al 900 a.C., la più grande della Turchia, aspetta di accogliere i turisti che visiteranno le province a sud del Paese. Scoperto nel 2020 quasi per caso nelle vicinanze di Midyat, antica città non lontana dal confine con la Siria, il sito ha rivelato agli archeologi la presenza di un vasto labirinto di corridoi e aree destinate alla vita sotto terra di un'intera comunità. I lavori hanno al momento permesso di pulire e rendere accessibili circa 50 stanze, alcune adornate da antichi disegni, tutte collegate da una rete di 120 metri di tunnel-corridoi scavati nella roccia.
Lo scavo però va avanti senza sosta, si stima infatti che l'intero sito misuri ben 900 mila metri quadrati e contenga anche aree destinate alla sepoltura, allo svolgimento di riti religiosi, alla produzione del vino e alla conservazione di vivande. Va sottolineato come nell'intera regione, a differenza che nel resto del Paese, la tradizione della produzione di vino è sempre andata avanti fino ai giorni nostri.
Si trattava dunque di un luogo dove trovare rifugio da intemperie, malattie e predatori mortali, ma soprattutto dalle invasioni degli eserciti ostili.
Il sito da rifugio è con gli anni divenuto una vera e propria città chiamata Matiate, parte del regno di Ashurnasirpal II, alla testa dell'impero Neo Assiro dall'883 all'859 a.C.. Matiate si trova nel cuore della antica Mesopotamia, considerata la culla delle più antiche civiltà della storia. Gli archeologi fanno però notare che è difficile risalire all'origine della città. È probabile che il sito sia stato utilizzato come rifugio prima dell'arrivo degli arabi, quando la regione era contesa da assiri, persiani, romani e poi bizantini.
Gli studiosi sul campo ritengono che Matiate abbia dato rifugio anche a ebrei e cristiani, che qui praticavano i riti delle rispettive religioni e cercavano salvezza dalle persecuzioni da parte dell'impero romano. Matiate ha però continuato a vivere anche dopo le incertezze politiche e le guerre che hanno colpito l'area, come è confermato dal gran numero di reperti, tra cui stoviglie, attrezzi e manufatti in bronzo, che gli archeologi hanno estratto e sono ora visibili preso il vicino museo archeologico di Mardin. I lavori vanno avanti e nei prossimi mesi il sito sarà visitabile dai turisti.
Esistono altre città sotterranee in Turchia, le più famose in Cappadocia, dove vengono visitate ogni anno da decine di migliaia di turisti. La città sotto terra di Matiate però, oltre a essere la più estesa in termini di superficie, è l'unica che non si sviluppa in verticale ma in orizzontale.