AGI - Il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva lancerà a Rio de Janeiro, in occasione del G20 Finanze, un'iniziativa per combattere la fame e mobilitare le forze dei Paesi del gruppo. Lula ha reso la questione una priorità chiave della presidenza brasiliana del G20, insieme alla tassazione dei super-ricchi, tutte questioni che saranno in cima all'agenda dell'incontro di domani e dopodomani.
"La lotta contro la disuguaglianza, la lotta contro la fame, la lotta contro la povertà non possono essere portate avanti da un solo paese", ha detto Lula ai giornalisti. "Deve essere fatto da tutti i paesi che sono disposti ad assumersi questa responsabilità storica". Un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato oggi afferma che lo scorso anno hanno sofferto la fame 733 milioni di persone, il 9% della popolazione mondiale.
"Possiamo risolvere questa crisi e la chiave è la finanza", ha affermato il segretario generale Antonio Guterres in un videomessaggio durante la presentazione del rapporto. L'iniziativa di Lula, denominata Alleanza Globale contro la Fame e la Povertà, cercherà di garantire risorse finanziarie comuni per combattere la fame nel mondo e replicare programmi di successo che hanno funzionato a livello locale.
L'incontro dei ministri delle finanze è uno degli incontri finali prima che i capi di stato si riuniscano per il vertice del G20 a Rio il 18 e 19 novembre. In un precedente incontro a San Paolo a febbraio, i ministri delle finanze avevano affrontato le modalità per tassare gli ultra-ricchi e impedire ai miliardari di eludere i sistemi fiscali. L'iniziativa prevede la definizione di metodologie per tassare i miliardari e altre persone ad alto reddito basate sul lavoro dell'economista francese Gabriel Zucman, un esperto del legame tra evasione fiscale e disuguaglianza.
L'iniziativa è sostenuta da Francia, Spagna, Sud Africa, Colombia e Unione Africana. Tuttavia, i colloqui sono stati fino a ora molto controversi e i progressi sono lungi dall'essere garantiti. Il ministro dell'Economia brasiliano Fernando Haddad ha affermato che i ministri si sono trovati in un "vicolo cieco" a febbraio. "Non c’è consenso allo stato attuale delle cose", ha detto ieri il ministero delle Finanze tedesco.
La segretaria al Tesoro americano Janet Yellen si è opposta ai negoziati internazionali sull'argomento durante la riunione finanziaria del G7 tenutasi a maggio in Italia. "Riteniamo che probabilmente le soluzioni fiscali più efficaci e di maggiore impatto in questo ambito varieranno quasi certamente in modo abbastanza ampio da una giurisdizione all'altra", ha affermato un alto funzionario del Tesoro americano.
L'incontro di domani tuttavia cercherà di compiere progressi sulla tassazione delle multinazionali a quasi tre anni dalla firma di un accordo da parte di quasi 140 paesi. Il Brasile ci spera e ha intenzione di pubblicare tre documenti, ha detto Tatiana Rosito, un alto funzionario del ministero dell'Economia. Oltre a un comunicato finale congiunto, ci sarebbero anche un documento sulla "cooperazione internazionale in materia fiscale" e un comunicato separato del Brasile sulle crisi geopolitiche.