AGI - I nomi dei candidati a vice di Kamala Harris, se la sua nomination verrà confermata, sono ridotti a cinque, più probabilmente quattro: il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, quello dell'Illinois JB Pritzker, quello del Kentucky Andy Beshear, il governatore del North Carolina Roy Cooper e il senatore dell'Arizona Mark Kelly.
Dall'elenco dei "magnifici sette" sono usciti, al momento, la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e quello della California Gavin Newsom, che hanno detto chiaramente di non essere disposti a candidarsi. Nella scelta peseranno alcune varianti: il vice di Harris non potrà essere una donna (questo esclude Whitmer), perché quel ruolo è occupato già da Harris, e non potrà venire dalla costa est perché Kamala già rappresenta la California (e questo taglierebbe fuori Newsom). Il Partito democratico ha bisogno di scegliere un candidato che parli anche all'altra parte del Paese. Per questo motivo sono in rialzo le quotazioni di Shapiro, anche per un altro motivo: come può avere peso in uno degli Stati chiave della cintura industriale del Paese che rappresenta il viatico per la Casa Bianca.
Nel 2020 Joe Biden conquistò la vittoria grazie ai circa settantamila voti di differenza, e a favore, presi tra Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Shapiro è stato eletto governatore nel 2022, è molto popolare e può rappresentare un gancio per la classe operaia del Midwest da contrapporre al vice di Trump, il senatore dell'Ohio e icona della classe operaia J. D. Vance. L'altro nome che rientra in questo ragionamento è quello di Jay Robert Pritzker, il miliardario prestato alla politica, anche lui governatore con un alto grado di popolarità. Pritzker, erede della famiglia proprietaria della catena di hotel Hyatt, ha preso posizioni forti in difesa del diritto di aborto e contro la diffusione delle armi e si è spesso scontrato con il governatore della Florida, e tra gli ex candidati Repubblicani, Ron DeSantis.